Intervenuto durante l’undicesima edizione del “Festival del calcio italiano”, Walter Sabatini ha così esordito nel ricordare la sua avventura da direttore sportivo della Salernitana: “Sono andato via che la luce qui a Salerno stava dilagando. Era fine maggio, e la giornata era meravigliosa esattamente come oggi. Andare via a salvezza acquisita mi ha fatto male,
Intervenuto durante l’undicesima edizione del “Festival del calcio italiano”, Walter Sabatini ha così esordito nel ricordare la sua avventura da direttore sportivo della Salernitana: “Sono andato via che la luce qui a Salerno stava dilagando. Era fine maggio, e la giornata era meravigliosa esattamente come oggi. Andare via a salvezza acquisita mi ha fatto male, sono legato a piccole cose e piccole immagini: Non ho bisogno di cose complicate”. Sollecitato da alcuni presenti, l’ex dirigente granata ha così ricambiato l’affetto percepito durante la premiazione: “Confesso che a questo punto della mia vita ho bisogno di amore e di affetto, perché è rigenerante per la mia anima e per il mio spirito. Salerno me lo testimonia tutti i giorni, con i tanti messaggi che mi arrivano quotidianamente dai tifosi. Senza indugi: io amo Salerno e la sua gente in maniera del tutto imprevedibile, non potrei amare un posto e una popolazione più di quanto non abbia amato Salerno. Il giorno che ho accettato il progetto proposto da patron Iervolino, mai avrei pensato che si sarebbe instaurato un legame così intenso”. Sulla scelta del mister: “Ci hanno proposto tanti candidati per guidare la Salernitana dopo l’esonero di Colantuono, ma nella mia testa ho sempre e solo avuto Davide Nicola: gli altri li ho bocciati tutti senza pietà. Dopo un paio di allenamenti rimasi colpito per il linguaggio che usava con la squadra. Subito dopo, scrissi un messaggio al presidente dove dissi che ci saremmo salvati”. Sollecitato ad esprimere un parere sulla ripresa del campionato, Sabatini si è così espresso a riguardo: “Per quanto riguarda la lotta scudetto, il Napoli parte avanti a tutti e gioca un calcio incantevole per i miei occhi. Sono però sicuro che subito dietro almeno un paio di squadre hanno ancora tanto fastidio da dare. La Salernitana deve affrontare un percorso molto tortuoso nei prossimi quindici giorni, certe partite se le perdi rientri nella normalità, mentre se vinci sei nella gloria. Salernitana-Milan sarà una partita sulla carta impossibile, ma guai a sottovalutare gli uomini di Nicola. Chi non si rende conto prima di quanto la Salernitana sia forte, se ne pente poi successivamente, perché gli uomini di Nicola hanno un “pungiglione” lì davanti che quando parte in verticale fa male a tutti”.
L’evento si è concluso con la presentazione del libro: “Fabrizio Castori, la storia di mister promozioni“. L’ex trainer granata ha raccontato le varie tappe della sua carriera, che l’hanno portato dall’incarico di ragioniere a diventare “mister promozioni” con ben diciassette campionati di B all’attivo tra cui Salernitana, Ascoli, Cesena, Trapani e Carpi.