Rendimenti interni: Salernitana in mezzo al guado

Rendimenti interni: Salernitana in mezzo al guado

Il girone d’andata balbettante della Salernitana, ma comunque annoverabile paradossalmente come il migliore dell’era Lotito-Mezzaroma in B tenendo conto numero di punti raccolti in funzione delle gare disputate, è anche soprattutto frutto di un’incapacità di fare la voce grossa allo stadio Arechi. I granata hanno, infatti, raccolto un bottino di 16 punti in 9 gare

Il girone d’andata balbettante della Salernitana, ma comunque annoverabile paradossalmente come il migliore dell’era Lotito-Mezzaroma in B tenendo conto numero di punti raccolti in funzione delle gare disputate, è anche soprattutto frutto di un’incapacità di fare la voce grossa allo stadio Arechi. I granata hanno, infatti, raccolto un bottino di 16 punti in 9 gare giocate, sprecando occasioni a ripetizione per portare il bottino pieno a casa. Tralasciando il KO raccolto contro il Benevento, compagine contro la quale, nonostante il divario tecnico importante, i ragazzi di Ventura erano riusciti a giocare abbastanza bene fino allo 0-0, gridano vendetta i pareggi contro Chievo, Perugia, Frosinone e Ascoli. Contro i veneti, i campani non sono stati capaci di sfruttare adeguatamente la fase del match condotta in superiorità numerica. Contro gli umbri, i granata si sono fatti acciuffare nel finale di gara e discorso analogo si è perpetuato anche contro il Frosinone, dove la beffa è arrivata non solo ancor più in extremis, ma anche con l’uomo in più. Il punto raccolto, invece, contro l’Ascoli ha più il sapore dei due punti persi che del punto guadagnato in relazione all’episodio cruciale del gol annullato a Gondo per fuorigioco, rivelatosi poi inesistente a valle di incontrovertibili immagini mostrate. La classifica della Salernitana avrebbe assunto connotati diversi se qualche gara interna fosse terminata con il segno 1 anziché col segno X, ma, quando una stessa casistica si verifica in più circostanze, si è soliti affermare che gli indizi costituiscono una prova. Pertanto, la Salernitana, chiamata ad essere adeguatamente rinforzata nel reparto offensivo ed anche in quello difensivo se vuole recitare un ruolo da protagonista in questa B mediocre, dovrà lavorare alacremente sull’aspetto psicologico per difendere fino al termine del match i vantaggi che riesce a conseguire in campo interno, ma non solo. L’Arechi, oggetto di un costante ed inconfutabile calo di partecipazione sugli spalti, ospiterà ben 11 incontri sui 19 che la squadra granata dovrà disputare nel girone di ritorno: per di più, la stragrande maggioranza delle sfide metterà di fronte Di Tacchio e soci a squadre attualmente collocate nella metà destra della classifica. Ne consegue che sfruttare il fattore casalingo potrebbe davvero rivelarsi uno degli espedienti principali attraverso cui condurre una seconda parte del torneo migliore della prima.

Di seguito la classifica completa inerente al ruolino casalingo di tutte le squadre:

Benevento (10 gare) 28
Pordenone (10 gare) 26
Ascoli (9 gare) 22
Crotone (10 gare) 21
Perugia (10 gare) 18
Entella (9 gare) 18
Empoli (10 gare) 17
Salernitana (9 gare) 16
Juve Stabia (10 gare) 16
Chievo (9 gare) 15
Pisa (10 gare) 15
Cremonese (9 gare) 15
Cittadella (10 gare) 15
Pescara (10 gare) 14
Spezia (9 gare) 14
Cosenza (9 gare) 10
Livorno (9 gare) 9
Venezia (9 gare) 8
Trapani (9 gare) 7

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