Incarbona, amarcord granata con Battara: “Eravamo persone serie, prima che grandi atleti”

Incarbona, amarcord granata con Battara: “Eravamo persone serie, prima che grandi atleti”

“Seguo sempre con particolare affetto le vicende della Salernitana”. Bruno Incarbona conserva un ruolo di spicco nella centenaria storia granata per aver contribuito al conseguimento della storica promozione in B a valle del campionato 1989-90. Abbiamo intervistato l’ex calciatore della Salernitana, immortalato insieme all’ex compagno di squadra Massimo Battara, attuale preparatore dei portieri della Nazionale

“Seguo sempre con particolare affetto le vicende della Salernitana”. Bruno Incarbona conserva un ruolo di spicco nella centenaria storia granata per aver contribuito al conseguimento della storica promozione in B a valle del campionato 1989-90. Abbiamo intervistato l’ex calciatore della Salernitana, immortalato insieme all’ex compagno di squadra Massimo Battara, attuale preparatore dei portieri della Nazionale italiana, in una foto scattata a Roma, dove stasera gli Azzurri di Mancini proveranno a strappare contro la Grecia il pass per partecipare agli Europei del 2020.

Che effetto le ha fatto ritrovare Battara?

“Splendido. C’eravamo sentiti in settimana per accordarci. È stato bello rivederlo dopo tantissimi anni. L’ho ritrovato in grande forma. Abbiamo ricordato aneddoti del passato. Vivevamo nello stesso palazzo, un piano sopra l’altro: le nostre famiglie spesso si ritrovavano. Abbiamo riflettuto insieme su come siano cambiate le cose nel mondo del calcio: ora c’è la figura del Match Analyst, sconosciuta ai nostri tempi. Inoltre, abbiamo convenuto sul fatto che molti calciatori della terza serie da noi vinta oggi avrebbero potuto giocare ad occhi chiusi anche in massima serie. Infine, Massimo ci ha tenuto a rimarcare le doti di alcuni atleti facenti parte della rosa della Nazionale, Verratti e Barella su tutti, elogiati, rispettivamente, per qualità delle giocate e forza fisica”.

È rimasto in contatto con altri artefici della promozione del ‘90?

“Ho mantenuto rapporti con Di Sarno, Ciro Ferrara, Della Pietra, Di Battista. Con alcuni di loro ci siamo rivisti recentemente a Salerno in occasione dei festeggiamenti per il centenario”.

Qual è stato il segreto di quel gruppo?

“Eravamo persone serie, uomini prima che atleti. Trattavasi di un gruppo affiatato i cui componenti remavano nella medesima direzione”.

Cosa si aspetta dal match dell’Italia di stasera?

“Mi godrò la gara dalla Tribuna Tevere. Credo che l’Italia, in campo con una divisa sui generis, suppongo per motivi di merchandising, vorrà fare di tutto per centrare l’aritmetica qualificazione già battendo la Grecia, nell’intento di regalare un successo ai tanti tifosi che assieperanno gli spalti dell’Olimpico. Le gare internazionali sono imprevedibili: guai a sottovalutare gli ospiti. Pur essendo ormai estromessa dai giochi qualificazione, venderanno cara la pelle, onorando la divisa che indosserà e difendendo i colori della propria patria. Gli ellenici non saranno vittima sacrificale”.

Che giudizio fornisce di questo avvio campionato della Salernitana e quali crede possano essere le reali ambizioni della squadra?

“Sono in perenne contatto con il club Colosseo Granata, sempre gentile nel coinvolgermi in varie iniziative. Personalmente ritengo che i calciatori abbiano iniziato a capire l’importanza di indossare la maglia granata. Salerno è una piazza esigente: può fischiarti pesantemente così come osannarti se le cose vanno alla grande. Non tutti possono giocare all’Arechi. Intravedo buone trame di gioco e ritengo che la squadra potrà dire la sua fino alla fine, specie se arrivasse un ulteriore puntello dal mercato di riparazione tale da innalzare ulteriormente il tasso tecnico. Il campionato di B è particolarmente livellato: non c’è l’ammazza campionato”.

Fonte foto: profilo Facebook di Bruno Incarbona

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