Il Milan ha passeggiato sulla Salernitana molto più di quanto evidenziato dal risultato finale di 2-0. I rossoneri, nonostante tante defezioni importanti, hanno giocato al gatto col topo contro un avversario marcatamente inferiore ed al cospetto del quale è bastato spingere il piede sull’acceleratore al fine di mettere in ghiaccio la pratica già dopo la
Il Milan ha passeggiato sulla Salernitana molto più di quanto evidenziato dal risultato finale di 2-0. I rossoneri, nonostante tante defezioni importanti, hanno giocato al gatto col topo contro un avversario marcatamente inferiore ed al cospetto del quale è bastato spingere il piede sull’acceleratore al fine di mettere in ghiaccio la pratica già dopo la prima frazione di gioco.
La compagine allenata da Pioli ha messo a referto due reti di pregevole fattura con due calciatori poco avvezzi a segnare su azione: Kessiè e Saelemaekers hanno piegato Belec con due fendenti mancini che si sono insaccati imparabilmente per l’estremo difensore sloveno.
Se nelle precedenti uscite concluse anche con sconfitte la Salernitana aveva dato comunque l’impressione di poter talvolta riacciuffare le sorti degli incontri o di creare quanto meno i presupposti per farlo, contro il Milan nessuno ha mai avuto l’impressione che i granata (quest’oggi in campo con la cosiddetta icon shirt a strisce biancocelesti) potessero rientrare in partita: davvero poca roba l’unico tiro verso lo specchio della porta ad opera di Zortea e parato agevolmente da Maignan.
La Salernitana, in campo con sei undicesimi della squadra che ha militato in B, ha evidenziato in un sol colpo tutti i suoi limiti strutturali, fisici, organizzativi e tecnici contro una squadra sarà molto probabilmente fino alla fine in corsa per la conquista dello scudetto.
Solo la leziosità in fase offensiva dei rossoneri e le parate di Belec hanno fatto sì che il risultato non fosse ancora più largo: inoltre, da rimarcare come il meno peggio fra i giocatori di movimento sia stato il tanto vituperato Schiavone, elemento da rivalutare quanto meno in relazione all’impegno ed alla professionalità che ha evidenziato anche oggi.
Questa Salernitana allo stato attuale è tenuta a galla solo dalla mediocrità di un torneo contraddistinto da andamento lento delle compagini invischiate nella bagarre salvezza: l’unica speranza al fine di risollevare le sorti di questo campionato apparentemente segnato risiede inevitabilmente nel cambio di proprietà da consumarsi a strettissimo giro di posta così da permettere ai soggetti che subentreranno di compiere i doverosi investimenti sul mercato funzionali al miglioramento della rosa. Staremo a vedere.