Salernitana, vittoria che vale come un DIAmante

Salernitana, vittoria che vale come un DIAmante

Una vittoria che vale doppio. Dia ha piegato il Verona al minuto 94 regala il secondo successo stagionale alla Salernitana. Gara da dentro o fuori all’Arechi. Nicola schiera i suoi col classico 3-5-2 ma cambia diversi interpreti: in difesa spazio a Gyomber, Daniliuc e Pirola (precettato per via di infortunio rimediato nel riscaldamento da Lovato),

Una vittoria che vale doppio. Dia ha piegato il Verona al minuto 94 regala il secondo successo stagionale alla Salernitana.
Gara da dentro o fuori all’Arechi. Nicola schiera i suoi col classico 3-5-2 ma cambia diversi interpreti: in difesa spazio a Gyomber, Daniliuc e Pirola (precettato per via di infortunio rimediato nel riscaldamento da Lovato), in mediana Radovanovic prende il posto di Vilhena e Maggiore funge da mezala, in attacco Bonazzoli rileva Dia. Nel Verona 3-4-2-1 con Hrustic e l’ex di turno Verdi alle spalle dell’unica punta Henry.
Il Verona mantiene il pallino del gioco in mano, ma non costruisce alcuna azione degna di nota. Al 9′ Maggiore lascia il campo anzitempo per un problema muscolare: Vilhena entra a freddo.
Al 13′ Depaoli sfugge alla marcatura di Pirola e tenta la conclusione a rete da posizione decentrata, ma Sepe para in uscita bassa.
Tre giri di lancette più tardi Candreva tenta la sortita di testa su cross di Mazzocchi e spedisce alto.
Al 18′ la Salernitana trova la via del gol in maniera abbastanza casuale con una rete confezionata dai due pistoleri: Piatek spizza per Bonazzoli che riceve fra le linee e serve l’ex Milan e Fiorentina che resiste alle cariche dei difensori scaligeri, si presenta a tu per tu con Montipò e lo fredda sul palo di pertinenza dell’estremo difensore ospite.
Arechi in visibilio per la prima rete segnata in casa dal bomber polacco. Lo stesso Piatek finisce sul taccuino di Ghersini al pari di Hien.
Al 26′ Vilhena prova il jolly su punizione di seconda ed il suo tiro viene deviato in corner.
La Salernitana insiste nel cercare Piatek con le palle alte ed il polacco gioca bene di sponda: alla mezz’ora Coulibaly riceve a rimorchio e calcia, Montipò blocca in tuffo sulla sua sinistra.
Radovanovic spreca una buona chance per concludere da media distanza, spedendo largamente a lato.
Al 34′ Gunter mette i brividi a tutto lo stadio colpendo di testa la traversa su corner dalla sinistra.
Mazzocchi non sfrutta una ripartenza discreta quando avrebbe potuto servire Candreva dal lato opposto.
Durante l’extra time Piatek riceve palla da Coulibaly e spedisce alto senza concrettizare un tre contro due invitante.
Nell’intervallo Djuric rileva Henry.
Sepe tentenna un po’ in uscita su Djuric, ma la difesa sventa un potenziale pericolo.
Veloso prova il jolly da fuori al 5′ e Sepe para agevolmente. Due giri di lancette più tardi Piatek riceve un cross a rientrare da parte di Mazzocchi e Montipò para.
Ancora Piatek dimostra di essere volenteroso, ma troppo fumoso sotto rete quando prova il tiro da fuori e manda fuori.
Al minuto 11 pareggia il Verona con il classico gol degli scaligeri da esterno a esterno: Doig, con l’ausilio di una deviazione di Candreva, pesca Depaoli sul secondo palo e il numero 29, lasciato solo da Pirola e Daniliuc colti di sorpresa, realizza di testa sotto misura.
Nicola cambia la coppia d’attacco: Botheim e Dia rilevano Bonazzoli e Piatek.
Montipò esce bene coi pugni su cross di Candreva per Botheim.
Gara apertissima e ricca di cambi di fronte. Doig è indemoniato sull’out di propria pertinenza e calcia con il destro: palla sull’esterno della rete.
Al 23′ episodio chiave del match: Ghersini decreta penalty per presunto fallo di mano di Radovanovic, ma poi annulla la decisione dopo on field review.
Verdi fra le linee è molto pericoloso e calcia col mancino dai 18 metri scheggiando la parte esterna del palo a Sepe battuto.
Al 39′ occasione d’oro per Mazzocchi che converge da sinistra e calcia a rete a botta sicura, la palla impatta su Candreva e termina fuori tra le imprecazioni di tutti per la chance mancata.
Il neo entrato Faraoni riceve un cross dalla sinistra e colpisce di testa spedendo la sfera alta.
Al 45′ doppio cambio: Candreva e Gyomber lasciano il posto a Sambia e Bronn.
Dia ha una buona chance dal limite, ma colpisce i difensori scaligeri e sul proseguimento dell’azione viene ammonito Sambia.
Al 94′ esplode il catino dell’Arechi: Dia riceve da Botheim e segna con un sinistro a giro di pregevole fattura. Nelle esultanze per la rete di Dia c’è invsione di campo e si scatena un parapiglia dal quale poi emergono rossi comminati a Radovanovic e Ceccherini.
La gara prosegue al cardiopalma con la Salernitana che difende la preziosa vittoria giunta forse più a livello episodico che attraverso il gioco.

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