Vittoria doveva essere e vittoria è stata. La Salernitana ha riscattato il tonfo di Lecce piegando di misura il Frosinone per effetto dell’eurogol messo a segno da Cicerelli, subentrato a gara in corso e decisivo ai fini del conseguimento di un successo dal peso specifico rilevante. I granata sono terzi da soli a sei gare
Vittoria doveva essere e vittoria è stata. La Salernitana ha riscattato il tonfo di Lecce piegando di misura il Frosinone per effetto dell’eurogol messo a segno da Cicerelli, subentrato a gara in corso e decisivo ai fini del conseguimento di un successo dal peso specifico rilevante. I granata sono terzi da soli a sei gare dal termine ed hanno un cospicuo vantaggio sul nono posto (ben 11 punti).
I granata hanno saputo reinventarsi strada facendo per effetto delle scelte tattiche adoperate da Castori, bravo a capire come trovare le contromisure giuste per contrastare la verve di un Frosinone partito a spron battuto e capace di mettere in ambasce la formazione locale per quanto concerne la manovra di gioco specialmente nel corso della prima mezz’ora del match.
Inoltre, Castori è stato bravo a far di necessità virtù giocando con il 4-4-1-1 una volta che Coulibaly è stato estromesso anzitempo dalla contesa a causa dell’infortunio riportato. Da quel momento in poi, dopo una prima parte del match contraddistinta da un Frosinone in palla, la Salernitana ha progressivamente interpretato meglio la partita, sfruttando la qualità dei propri interpreti sulla trequarti e sfiorando la marcatura già a fine primo tempo. Pur non essendo riuscita a sfondare il muro Bardi, la compagine granata ha iniziato la ripresa col giusto piglio trovando la rete decisiva grazie ad un numero d’alta scuola del suo numero 10 Cicerelli, la cui rete è giunta a coronamento di una grande azione: Di Tacchio ha recuperato palla sulla trequarti, Tutino ha servito Kupisz, il polacco ha aperto sulla sinistra per l’accorrente esterno, bravo a superare Bardi con un destro a giro alla Del Piero nonostante apparentemente sembrava avesse perso il tempo della giocata.
Il Frosinone ha sfoderato l’artiglieria pesante per provare a ristabilire quanto meno la parità numerica, ma i ciociari hanno prodotto un solo tiro verso lo specchio della porta difesa da Belec: obiettivamente troppo poco per far gol ad una delle migliori difese della categoria.
Il reparto arretrato ha avuto in Mantovani l’unico elemento sottotono tant’è vero che il numero 5 è stato sostituito nell’intervallo, mentre tutti gli altri hanno fatto buona guardia, compreso Veseli adattato nel ruolo di centro destra della difesa a 4. A centrocampo, Di Tacchio è stato il solito fondamentale frangiflutti davanti alla difesa, mentre Capezzi e Schiavone sono entrati benissimo a gara in corso. In attacco, ancora polveri bagnate per Djuric e Tutino.
La Salernitana ha centrato dunque una vittoria fondamentale nel suo percorso stagionale, candidandosi a chiudere il torneo in una posizione nobile della graduatoria. Alzi la mano chi avrebbe pronosticato i granata a quota 54 terzi in graduatoria a sei gare dalla fine: alla luce del cammino balbettante delle contendenti e dell’incognita Covid (vedi situazione Empoli), i granata hanno la ghiotta chance finanche di fare il colpo grosso. In quest’ottica, il prossimo impegno esterno di Chiavari contro una formazione apparentemente derelitta costituirà un banco di prova importante per saggiare la maturità di una compagine che ormai può essere ritenuta a pieno titolo una delle grandi della cadetteria. Macte animo.