“Perché è una storia impossibile, perché la storia sei tu”: nel giorno di Santa Rita, la Salernitana corona la sua cavalcata salvezza centrando l’obiettivo nonostante un clamoroso 0-4 subito dall’Udinese. Nicola sorprende un po’ tutti e decide di schierare contemporaneamente in campo i tre tenori Verdi, Bonazzoli e Djuric con il numero 10 alle spalle
“Perché è una storia impossibile, perché la storia sei tu”: nel giorno di Santa Rita, la Salernitana corona la sua cavalcata salvezza centrando l’obiettivo nonostante un clamoroso 0-4 subito dall’Udinese.
Nicola sorprende un po’ tutti e decide di schierare contemporaneamente in campo i tre tenori Verdi, Bonazzoli e Djuric con il numero 10 alle spalle dei due capocannonieri della squadra. L’altra novità rispetto alle precedenti uscite è Ruggeri sull’out mancino e Belec fra i pali in luogo dell’infortunato Sepe.
Tra le fila degli ospiti, Cioffi opta per il tandem offensivo Nestorovsky-Deulofeu nel solito 3-5-2 di ordinanza.
Coreografia mozzafiato prima della gara sulle note di “C’era una wolta il West”: la Curva Sud regala uno spettacolo meraviglioso.
Ad inizio gara, l’Udinese prova subito a rendersi pericolosa dalle parti di Belec con Deulofeu il cui tiro a giro termina fuori.
L’Udinese fa capire di non essere venuta in gita a Salerno e passa in vantaggio al minuto 6 proprio con Deulofeu che beffa Belec con un tiro da fuori che si insacca alla sinistra del portiere locale.
Due giti di lancette più tardi, Orsato applica la regola del vantaggio dopo un fallo al limite subuto da Bohninen, ma Bonazzoli calcia troppo debolmente.
La Salernitana ora gioca con maggiore rapidità e vigoria, ma le occasioni latitano.
Al minuto 18 Verdi raccoglie una corta respinta della difesa friulana e calcia dal limite, ma la sfera termina fuori.
L’Udinese non lesina giocate in fase offensiva: Molina calcia al volo da fuori area e spedisce di poco a lato.
Al 22′ Bonazzoli prova il jolly in rovesciata e la sua esecuzione, stilisticamente niente male, viene parata agevolmente da Padelli in tuffo.
Quattro minuti dopo Deulofeu riceve palla e realizza con un fendente sul primo palo, ma l’arbitro annulla per fuorigioco evidente ravvisato dall’assistente.
Buona fase d’attacco dei locali che impegnano Padelli in un paio di uscite abbastanza difficili su cross velenosi da ambo le fasce.
Espulso Avallone da Orsato alla mezz’ora.
Al 34′ accade l’imponderabile: Nestorovski riceve palla dalla destra e tutto solo incorna imparabilmente alle spalle di Belec.
Arechi ammutolito per il doppio svantaggio e Salernitana in bambola.
I granata provano ad accorciare le distanze immediatamente, ma i tiri di Bohinen e Verdi non impensieriscono il portiere avversario.
Al minuto 40 Padelli nega la gioia del gol alla Salernitana: prima respinge un tiro di Bonazzoli e poi impedisce a Verdi di ribadire in rete.
Due minuti dopo clamoroso tris dell’Udinese con Udogie che converge dalla destra e batte Belec con un fendente a giro di mancino che si insacca all’incrocio.
Al terzo dei quattro minuti di recupero concessi da Orsato, Fazio inzucca di testa e Padelli para con l’ausilio del montante.
Sul capovolgimento di fronte Udogie scappa sulla sinistra e serve Deulofeu che subisce fallo da Belec: rigore per l’Udinese e ammonizione per il portiere della Salernitana.
Pereyra si incarica della battuta a rete e Belec para deviando in corner.
Finisce un primo tempo da film horror.
Ad inizio ripresa, Nicola sostituisce Lassana Coulibaly e Ruggeri, inserendo Mamadou Coulibaly e Zortea. Nell’Udinese Samardzic sostituisce Deulofeu.
Proprio il neo entrato dei bianconeri costringe Belec alla parata bassa su tiro da fuori.
L’Udinese ha praterie da attaccare ogni qualvolta i granata perdono palla: inevitabilmente, gli ospiti approfittano dell’ennesimo svarione dei granata con Pereyra che si invola tutto solo verso la porta di Belec e lo batte spiazzandolo inesorabilmente.
L’Arechi si infervora contro il calciatore reo di esultare in maniera irriverente e la gara viene sospesa momentaneamente.
Triplo cambio per i locali: Ribéry, Perotti e Perotti sostituiscono Gyomber, Bohinen e Verdi.
Al 22′ Fazio sparacchia alto dal cuore dell’area dopo una sponda aerea di Djuric.
Doppio cambio per gli ospiti: Pereyra e Udogie lasciano il posto a Pafundi e Soppy.
Al 25′ Padelli evita un clamoroso autogol di Becao parando di nuovo con l’aiuto del palo. Sul capovolgimento di fronte, traversa di Samardzic.
La gara ormai perde ogni contenuto tecnico dato che tutta l’attenzione si riversa su quanto accade a Venezia.
Perotti impegna Padelli alla parata plastica su colpo di testa al minuto 32.
Ribéry converge da sinistra e si presenta dinanzi a Padelli, ma il suo tiro a giro viene parato dall’estremo difensore avversario.
Al 42′ Djuric svetta di testa su cross di Zortea e fa la barba al palo.
L’Udinese sfiora il quinto gol con Samardzic il cui tiro viene parato da Belec.
A Venezia il Cagliari non sfonda e la Salernitana si salva per demeriti altrui più che per meriti propri, chiudendo il proprio campionato a quota 31.