Salernitana, passo del gambero contro la SPAL e sconfitta meritata

Salernitana, passo del gambero contro la SPAL e sconfitta meritata

Brutto tonfo esterno della Salernitana che ha perso l’imbattibilità stagionale in casa della SPAL. Gli estensi hanno meritatamente portato a casa l’intera posta in palio, infliggendo un perentorio 2-0 ai campani. I padroni di casa hanno costruito la vittoria nel corso della prima frazione di gioco, capitalizzando due nefandezze difensive individuali e corali ad opera

Brutto tonfo esterno della Salernitana che ha perso l’imbattibilità stagionale in casa della SPAL. Gli estensi hanno meritatamente portato a casa l’intera posta in palio, infliggendo un perentorio 2-0 ai campani.

I padroni di casa hanno costruito la vittoria nel corso della prima frazione di gioco, capitalizzando due nefandezze difensive individuali e corali ad opera della compagine ospite: dapprima Valoti ha battuto Belec dall’area piccola approfittando di un blocco sugli sviluppi di corner, poi Di Francesco ha coronato un’azione personale indisturbata con un fendente che si è insaccato imparabilmente alla sinistra dell’estremo difensore granata.

La SPAL ha evidenziato un approccio alla gara convincente nonostante le assenze, confermando il buon momento di forma (terza vittoria di fila negli ultimi 270’): la compagine allenata da Marino ha espresso un calcio godibile e brioso, contraddistinto da scambi nel breve e giocate di qualità, frutto di una rosa superiore, anche nelle alternative, rispetto a quella a disposizione di Castori. Basti pensare quanto siano risultate ininfluenti le assenze di pezzi di 90 come Castro, Paloschi o Floccari. Gli emiliani hanno approfittato dei calciatori collocati fra le linee per creare grattacapi ad una Salernitana farraginosa negli elementi della sua spina dorsale.

La Salernitana, nonostante la prestazione negativa, ha avuto comunque la possibilità di riaprire talvolta l’incontro, ma è stata sfortunata nelle azioni che avrebbero potuto determinare una cosiddetta “sliding door” nella storia dell’incontro. Saremmo ipocriti se non evidenziassimo la prestazione sottotono offerta dalla stragrande maggioranza degli interpreti di casa granata: su tutti, capitan Di Tacchio e Veseli hanno disputato la prova peggiore. Il numero 14 è stato falloso e disattento, nonché lento ed impreciso nei passaggi: tant’è vero che è stato estromesso anzitempo dalla contesa. L’esterno albanese, sebbene spesso in nazionale sia stato schierato nel ruolo di terzino sinistro, stavolta ha sofferto maledettamente la verve offensiva dello stantuffo inesauribile Dickmann.

L’auspicio è che il KO riportato al Mazza possa costituire un incidente di percorso, nonché un pretesto al fine di trarre tesoro dagli errori commessi. Le assenze di Lombardi, Gondo, Andrè Anderson e Lopez si sono fatte sentire, ma la squadra ha complessivamente giocato un match lontano dagli standard di prestazione che avevano contraddistinto le precedenti uscite.

Il match contro la SPAL, compagine retrocessa dalla A e che, usufruendo del paracadute, ha confermato buona parte della rosa della massima serie, era un banco di prova importante e la prestazione offerta è stata insufficiente: al fine di competere contro compagini di un certo spessore, alla Salernitana è necessario un ulteriore salto di qualità in termini mentali, agonistici e tecnici. Castori dovrà essere bravo a ricompattare i cocci, senza depauperare il cammino lusinghiero finora condotto.

Foto di Isabella Gandolfi

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