Salernitana, pari e patta contro la Reggina

Salernitana, pari e patta contro la Reggina

Giusto pareggio fra Salernitana e Reggina nel corso del match inaugurale della serie B disputato all’Arechi. L’1-1 maturato al termine dell’incontro si è registrato per via di un botta e risposta nell’arco finale dell’incontro: dapprima, Menez ha momentaneamente portato in vantaggio i calabresi, concludendo in rete dopo un dribbling a rientrare; poi, Casasola, probabilmente intenzionato

Giusto pareggio fra Salernitana e Reggina nel corso del match inaugurale della serie B disputato all’Arechi. L’1-1 maturato al termine dell’incontro si è registrato per via di un botta e risposta nell’arco finale dell’incontro: dapprima, Menez ha momentaneamente portato in vantaggio i calabresi, concludendo in rete dopo un dribbling a rientrare; poi, Casasola, probabilmente intenzionato a crossare, ha ristabilito l’equilibrio con un fendente beffardo che ha uccellato Plizzari baciando il montante prima di insaccarsi.

Ogni giudizio sarebbe prematuro in relazione al cantiere aperto che contraddistingue tuttora la Salernitana, formazione quest’oggi largamente rimaneggiata, specie nella zona nevralgica del campo, e che muterà ancora radicalmente nel corso degli ultimi giorni di mercato, stante l’eccessiva abbondanza nella lista degli over 23. Nel complesso, il risultato finale emerso è stato il più giusto in relazione a quanto offerto sul rettangolo verde: la Reggina ha rivelato di essere una squadra coriacea e ben organizzata, con individualità davvero importanti per la categoria.

Belec è stato sovente impegnato in uscita, mentre non è apparso proprio esente da colpe sul tiro di Menez, sebbene sia stato scagliato da corta distanza.

I difensori hanno giocato discretamente bene in copertura: Aya e Lopez si sono fatti apprezzare per le qualità nelle diagonali e nei tackles, Veseli ha svolto il compitino diligentemente, Migliorini non è entrato bene a gara in corso, Casasola si è impegnato particolarmente ed è stato premiato, nonostante la scarsa precisione nei cross, con la rete del pareggio. Nota stonata, insieme a Migliorini, anche Curcio, in perenne difficoltà contro Rolando.

Schiavone ha provato a fare le veci di Dziczek nel ruolo di playmaker, ma è parso troppo compassato nelle movenze. Cicerelli era partito con il piede giusto, ma poi si è perso strada facendo, indugiando spesso nella conduzione della palla. Discorso analogo per Kupisz, ma i due calciatori adattati come mezzali vanno rivalutati quando giocheranno nei ruoli a loro maggiormente congeniali.

In attacco, Tutino è parso fin troppo desideroso di spaccare tutto e tutti, ha ecceduto in foga agonistica, facendosi finanche ammonire. Djuric ha svolto il solito lavoro sporco, senza risultare pericoloso in zona gol. Gondo ha scompaginato le carte una volta entrato in campo, rappresentando una spina nel fianco per la difesa amaranto.

Castori ha deciso di non avvalersi delle prestazioni di Lombardi, probabilmente destinato ad esordire nella trasferta contro il Chievo: quando la squadra sarà definitamente forgiata e lui potrà allenarla con gli effettivi definitivi a sua disposizione, potremo esprimere un giudizio con maggiore cognizione di causa sull’operato del mister.

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