Salernitana, pari a Vicenza e media inglese rispettata

Salernitana, pari a Vicenza e media inglese rispettata

Quarto risultato utile consecutivo per la Salernitana in questo avvio di campionato cadetto. I granata di Castori sono usciti imbattuti dal Menti di Vicenza, impattando per 1-1 contro la compagine locale. Il momentaneo vantaggio è stato siglato da Djuric su rigore conquistato da Di Tacchio in seguito a fallo commesso da Rigoni, mentre il pari

Quarto risultato utile consecutivo per la Salernitana in questo avvio di campionato cadetto. I granata di Castori sono usciti imbattuti dal Menti di Vicenza, impattando per 1-1 contro la compagine locale. Il momentaneo vantaggio è stato siglato da Djuric su rigore conquistato da Di Tacchio in seguito a fallo commesso da Rigoni, mentre il pari è giunto ad opera dello stesso Rigoni, bravo a liberarsi sugli sviluppi di calcio piazzato ed a battere Belec con una torsione di testa la cui traiettoria si è insaccata inesorabilmente alla sinistra dell’estremo difensore ospite.

La trasferta contro i biancorossi presentava la seguente criticità: affrontare una compagine reduce da oltre due settimane di riposo. Pertanto, il punto raccolto è da salutare positivamente, specie in relazione al mantenimento della media inglese.

La gara è stata spigolosa e non è un caso che le reti siano entrambe giunte su palla inattiva, a dimostrazione di un equilibrio prevedibile, anche alla luce dello schieramento tattico speculare per cui hanno optato Di Carlo e Castori, entrambi orientati al 4-4-2.

Il primo tempo è stato contraddistinto da ritmi serrati e da occasioni da ambo le parti, mentre la ripresa è stata avara di emozioni. Peccato per la Salernitana non aver sfruttato alcune ripartenze potenzialmente pericolose, ma i granata hanno peccato in lucidità e freddezza nell’ultimo decisivo passaggio. Da segnalare l’infortunio occorso a Lombardi a neanche metà della prima frazione di gioco: per l’esterno destro il Veneto è maledetto, dato che lo scorso anno dovette lasciare anzitempo la contesa per un guaio analogo nel corso della trasferta di Verona contro il Chievo, il match da cui hanno avuto inizio le sue disavventure fisiche.

Belec ha confermato il discreto momento che sta vivendo, facendosi apprezzare per alcune parate di istinto e per un’uscita provvidenziale su Gori nel finale di gara. In difesa, gara solida per Aya e Gyomber (da elogiare l’eleganza negli interventi del difensore slovacco), prova diligente per Lopez e volenterosa per Casasola, forse troppo impreciso in certi cross.

In mediana, Di Tacchio e Schiavone non si sono messi in evidenzia per geometrie alla Pirlo, ma hanno conferito sostanza al reparto. Cicerelli è entrato bene a gara in corso, così come Kupisz sta evidenziando doti da quattrocentista, risultando particolarmente funzionale al gioco di Castori.

Djuric ha svolto la solita gara generosa, mentre Tutino si è sì mosso bene, ma gli è mancato il guizzo decisivo.

Complessivamente, questo inizio stagione ha consentito di mettere fieno in cascina. Le prossime due gare interne contro Ascoli e Reggiana, inframezzate dal match di Coppa Italia contro la Sampdoria, costituiranno ulteriori banchi di prova per capire ulteriormente di che pasta sia fatta la compagine granata.

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