Salernitana, niente carica dei 101 ma un punto guadagnato

Salernitana, niente carica dei 101 ma un punto guadagnato

Pari e patta tra Salernitana e Pisa alla ripresa del torneo di B dopo la sospensione causa Covid. I granata non festeggiano con l’intera posta in palio l’anniversario dalla fondazione del club e portano a casa un pareggio che ha più il sapore del punto guadagnato che dei due punti persi, nonostante i due legni

Pari e patta tra Salernitana e Pisa alla ripresa del torneo di B dopo la sospensione causa Covid. I granata non festeggiano con l’intera posta in palio l’anniversario dalla fondazione del club e portano a casa un pareggio che ha più il sapore del punto guadagnato che dei due punti persi, nonostante i due legni colpiti durante l’arco del march. Il Pisa, infatti, si è lasciato preferire per qualità della manovra, azioni create e qualità delle giocate. Grande alibi per ambedue le compagini il clima torrido nel quale si è giocato, l’orario inusuale di disputa dell’incontro ed i tanti giorni di inattività. Non è un caso che le migliori giocate si siano viste nella ripresa, quando sia le gambe dei contendenti hanno cominciato a girare meglio della prima frazione di gioco sia le squadre si sono giocoforza allungate, a beneficio di capovolgimenti di fronte che avrebbero potuto garantire maggiori marcature rispetto alle due complessive.

I granata erano riusciti finanche a passare in vantaggio, facendo leva sulla migliore qualità di Cristiano Lombardi: la progressione sulla fascia. L’esterno granata ha colpito il palo e Djuric, dopo un tiro smorzato a Kiyine, ha realizzato da gran rapinatore d’area la rete del momentaneo 1-0, siglando altresì la decima marcatura in stagione: mai il bosniaco era andato in doppia cifra nel corso della sua carriera.

Progressivamente, il Pisa ha preso campo, guadagnando metri sul rettangolo verde ed impensierendo Vannucchi, all’esordio in carriera, fino a segnare la rete del meritato pari con Masucci, bravo nel liberarsi al limite dell’area ed a freddare l’estremo difensore locale con un fendente mancino che si è insaccato imparabilmente a mezza altezza. I granata hanno colpito un palo su punizione velenosa di Kiyine che, dopo aver battuto sul montante, non si è spenta in rete nonostante anche la deviazione di nuca ad opera di Gori, bravo portiere ospite.

La Salernitana ha giocato col 3-4-3, evidenziando uno stile di gioco diverso rispetto al passato: gli esterni hanno spesso ricevuto palla spalle alla porta, non riuscendo pertanto ad offendere, e solo quando questi ultimi hanno giocato proiettati verso l’area toscana si sono intraviste le cose migliori.

Vannucchi, dopo una prima uscita aerea incerta, è parso attento in tutte le circostanze ed incolpevole sulla rete incassata. La difesa ha fatto il suo compitino, fatta eccezione per Billong, leggermente insufficiente e artefice di alcune disattenzioni in disimpegno.

In mediana, Dziczek e Akpa hanno svolto bene il proprio compito, ma sono stati ammoniti; Lombardi e Lopez hanno garantito manforte al reparto offensivo con le loro sgroppate, mentre i cambi a gara in corso non hanno mutato l’equilibrio del match. Discorso a parte per Kiyine, incapace di sviluppare giocate pericolose e spesso protagonista di valutazioni errate nei momenti topici della gara.

In attacco, una spanna sopra tutti Djuric, monumentale non solo per il fisico ed il suo score personale, ma anche per il lavoro profuso a beneficio della squadra, sia in fase difensiva che fungendo da centravanti di manovra.

I granata avrebbero potuto determinare un primo solco dalla zona delle compagini escluse dai playoff, ma, in relazione allo svolgimento dell’incontro odierno e tenuto conto di tutte le attenuanti del caso, l’1-1 contro il Pisa riteniamo possa essere salutato in maniera discretamente positiva perché consente almeno di blindare al momento il settimo posto, aumentando di una lunghezza la differenza con la nona in classifica.

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