Salernitana: KO a Frosinone con l’onore delle armi

Salernitana: KO a Frosinone con l’onore delle armi

La Salernitana ha perso lo scontro diretto d’alta classifica e ha deposto, con ogni probabilità, ogni residua speranza di sogno promozione diretta nel cassetto. I ciociari hanno piegato i campani di misura, sfruttando con cinismo ed esperienza l’unica palla goal concessa dagli ospiti, assestandosi al secondo posto in classifica, distante ormai sette punti per i

La Salernitana ha perso lo scontro diretto d’alta classifica e ha deposto, con ogni probabilità, ogni residua speranza di sogno promozione diretta nel cassetto. I ciociari hanno piegato i campani di misura, sfruttando con cinismo ed esperienza l’unica palla goal concessa dagli ospiti, assestandosi al secondo posto in classifica, distante ormai sette punti per i granata. Il match dello Stirpe è stato disputato con buon piglio dalla Salernitana, incapace, però, di pungere in maniera decisiva negli ultimi sedici metri.
I granata hanno pagato a caro prezzo l’assenza di Djuric: sarebbe servito come il pane un suo apporto nel mantenere alta la sfera nei momenti topici e nello sfruttare adeguatamente una mole di gioco discreta, ma funzionale alla sua presenza. La squadra di Ventura si è, infatti, disimpegnata adeguatamente nel possesso palla, perdendosi inesorabilmente nelle vicinanze dell’area avversaria, laddove Gondo e Jallow sono stati evanescenti ed inconcludenti. La Salernitana ha giocato a tratti come se Djuric fosse posizionato nel cuore dell’area, effettuando traversoni che sarebbero stati invitanti per la punta bosniaca, qualora fosse stato in campo.
La gara è stata nel complesso molto equilibrata e spezzettata da numerosi falli, ma gestita con personalità dal direttore di gara Sacchi. Il Frosinone ha giocato in maniera esperta e scafata, dimostrando un pedigree da compagine di categoria superiore e meritevole della promozione per il cinismo nello sfruttare occasioni propizie. I ciociari non hanno fatto cose trascendentali per portare a casa l’intera posta in palio, bucando la resistenza ospite approfittando della sbavatura di Migliorini in marcatura su Novakovich, autore del goal partita. Da rimarcare anche il modo molle con cui Aya ha permesso ad Haas di pescare il compagno nel cuore dell’area. La Salernitana ha avuto con Maistro l’unica vera chance per realizzare una rete, ma l’inserimento del numero 23 è stato murato dalla diagonale del difensore avversario.
La Salernitana ha steccato l’esame di maturità per coltivare sogni di gloria inimmaginabili solo qualche mese fa, ma onestamente era difficile immaginare una prestazione differente alla luce della caratura dell’avversario e delle numerose assenze. Il match ha arriso ai colori locali solo per un episodio chiave sfruttato a dovere da una squadra attrezzata, sin dalla vigilia del campionato, per il salto di categoria. La gara dello Stirpe non ridimensiona del tutto la forza della Salernitana: i ragazzi di Ventura hanno tutte le carte in regola per centrare l’obiettivo playoff, ma per farlo necessitano dell’apporto dell’intero organico, falcidiato, invece, da forfait a iosa.

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