La Salernitana non si ferma più: i granata tornano alla vittoria in casa nel momento decisivo del campionato, superando per 2-1 una formazione forte come la Fiorentina. Arechi vestito a festa e clima anni Novanta nel catino di via Allende. Radovanovic non riesce a stringere i denti: Ranieri scala braccetto sinistro e Zortea funge da
La Salernitana non si ferma più: i granata tornano alla vittoria in casa nel momento decisivo del campionato, superando per 2-1 una formazione forte come la Fiorentina.
Arechi vestito a festa e clima anni Novanta nel catino di via Allende. Radovanovic non riesce a stringere i denti: Ranieri scala braccetto sinistro e Zortea funge da fluidificante mancino, in attacco tandem Djuric-Verdi. Nella Viola tridente Gonalez-Cabral-Ikoné.
“Perché questa storia vola più in alto, più su perché è una storia impossibile, perché la storia sei tu..”: coreografia mozzafiato della Curva Sud Siberiano. Inizio gara leggermente posticipato per via del lancio di coriandoli.
Al minuto 2 grande azione della Saletrnitana: Zortea libera Verdi che dribbla in area e si presenta davanti a Terracciano, ma spedisce sull’esterno della rete.
Due giri di lancette più tardi ancora Verdi si incunea fra le maglie della difesa viola, calcia di destro e Terracciano smanaccia in corner.
Al minuto 8 cross di Zortea, velo di Djuric e tiro di Verdi deviato in corner. Sul corner seguente esplode l’Arechi: cross al bacio di Bohinen e inzuccata vincente di Djuric sotto la Sud. Lo stadio diventa una polveriera.
La Fiorentina prova a rispondere con Cabral che svetta di testa su punizione di Biraghi e spedisce alto.
Si allenta un po’ il forcing campano e di conseguenza gli ospiti prendono pallino del gioco in mano.
Al minuto 17 Djuric sfiora il raddoppio di testa su corner di Mazzocchi: la palla sibila alla destra di Terracciano e finisce fuori di poco.
Verdi è in giornata e danza fra le linee pescando Ederson al limite dell’area, ma il tiro del brasiliano è facile per Terracciano.
Ammonito Gyomber al minuto 22.
La gara diventa abbastanza spezzettata con leggero predominio nel possesso palla degli ospiti.
Buona pressione della Salernitana poco dopo la mezz’ora che si concretizza in un paio di corner di fila guadagnati, ma non sfruttati.
Al 34’ recupero palla alto operato dai granata e fendente a giro scagliato da Zortea che per poco non si insacca all’incrocio dei pali.
Quattro giri di lancette più tardi Sepe blocca agevolmente un colpo di testa centrale di Cabral su corner di Biraghi.
Al 43’ Cabral impegna nuovaumente Sepe alla parata su colpo di testa e il gioco viene interrotto perché sia il centravanti ospite che Ranieri restano a terra a valle dello scontro aereo.
Ad inizio ripresa Ribéry rileva Verdi e Saponara entra al posto di Ikoné.
Primi 10’ senza tiri verso la porta, ma con tanta tensione a corredo.
Dopo 14’ doppio cambio per gli ospiti: Piatek e Odriozola sostituiscono Cabral e Venuti.
Il neoentrato centravanti toscano tenta la girata al volo, ma ciabatta la conclusione a rete.
La Viola pareggia al minuto 19: cross di Odriozola, aggancio di Saponara in area e girata che lascia di sasso Sepe, preso in controtempo.
Italiano esaurisce i cambi già a metà secondo tempo: fuori Biraghi e Maleh, dentro Terzic e Callejon.
La Salernitana effettua invano un contropiede magistrale al minuto 29: Bohinen si presenta a tu per tu con Terracciano, lo dribbla e deposita in rete ma l’arbitro annulla per fuorigioco ravvisato dall’assistente di linea e confermato dal VAR.
Al 34’ esplode la Santa Barbara all’Arechi: break di Ruggeri, scambio con Ribéry, cross non letto bene dal difensore viola e zampata sottomisura del pistolero Bonazzoli che fredda Terracciano e manda in visibilio i presenti.
Tre minuti dopo Odriozola viene ammonito.
La gara prosegue sul filo della sofferenza: quattro minuti di recupero e Fiorentina tutta in avanti.
La Salernitana resiste e centra la terza vittoria consecutiva, la seconda in casa. Ora la salvezza non è più una chimera.