Una sconfitta che ha il sapore quasi della beffa. La Salernitana ha incassato il quarto KO in altrettante gare di campionato, soccombendo di misura contro l’Atalanta all’Arechi per effetto della rete messa a referto da Zapata. Il punteggio finale non ha rispecchiato l’andamento della gara in quanto la truppa allenata da Castori ha disputato di
Una sconfitta che ha il sapore quasi della beffa. La Salernitana ha incassato il quarto KO in altrettante gare di campionato, soccombendo di misura contro l’Atalanta all’Arechi per effetto della rete messa a referto da Zapata. Il punteggio finale non ha rispecchiato l’andamento della gara in quanto la truppa allenata da Castori ha disputato di gran lunga la migliore gara stagionale finora, sfiorando ripetutamente la via del gol prima di capitolare inesorabilmente e facendosi in generale apprezzare per piglio e ritmo.
Il mister aveva detto di non giudicare anzitempo la sua rosa e la prova di stasera, a dispetto del risultato negativo, gli ha dato sostanzialmente ragione. Sembrerà strano, ma la Salernitana ha tenuto botta colpo su colpo all’Atalanta di Gasperini, ormai una big del panorama calcistico italiano ed in pianta stabile sui palcoscenici europei.
Sin dalle prime battute di gioco, i granata hanno approcciato all’incontro in maniera gagliarda: i campani non hanno sistematicamente cercato il lancio lungo ed hanno altresì provato talvolta finanche a fraseggiare, sfruttando sia la classe fra le linee fornita da Ribéry che la profondità garantita da Gondo, spina nel fianco per i difensori atalantini.
Già nel primo tempo si erano avute le prime avvisaglie che la Salernitana potesse davvero bucare la porta bergamasca con M. Coulibaly che ha scheggiato la traversa con un fendente da fuori area. L’Atalanta non è parsa quella dei giorni migliori, un po’ debilitata dalle fatiche europee un po’ per meriti di una Salernitana particolarmente in palla e che nella ripresa ha davvero avuto l’occasione per piazzare il colpo del KO.
Infatti, la truppa allenata da Castori ha avuto ben tre occasioni nitide da gol: Musso ha sfoderato un grande intervento su Gondo, Djuric ha fatto la barba al palo dopo discesa prorompente di Kechrida, Obi ha colpito il palo dopo imbeccata da parte di Bonazzoli.
Come spesso accade nel mondo del calcio, la legge non scritta del “gol mancato, gol subito” si è materializzata e l’Atalanta ha punito la Salernitana nell’unica grande occasione creata, capitalizzandola con cinismo.
A differenza di quanto successo nelle precedenti uscite, la Salernitana ha perso giocando a calcio, senza avere atteggiamento rinunciatario o remissivo, dimostrando di poter dire la sua anche contro avversari più quotati. La prestazione odierna potrebbe rappresentare un viatico importante per giocare nel migliore dei modi la sfida salvezza contro il Verona nell’intento di conseguire i primi punti di questo avvio campionato tormentato e sfortunato.