La Salernitana è riuscita a strappare un prezioso pareggio interno contro la corazzata Lecce, conseguendo l’X per il quale in tanti avrebbero firmato alla vigilia. I granata erano addirittura passati in vantaggio grazie a Capezzi, bravo a sfruttare un illuminante assist di Anderson superando con freddezza Gabriel dal cuore dell’area di rigore. I salentini hanno
La Salernitana è riuscita a strappare un prezioso pareggio interno contro la corazzata Lecce, conseguendo l’X per il quale in tanti avrebbero firmato alla vigilia. I granata erano addirittura passati in vantaggio grazie a Capezzi, bravo a sfruttare un illuminante assist di Anderson superando con freddezza Gabriel dal cuore dell’area di rigore. I salentini hanno mantenuto il pallino del gioco per tutto l’arco dell’incontro, creando occasioni da gol a iosa con un gioco avvolgente che ha costretto la Salernitana per larghi tratti a difendere quasi con tutti gli effettivi dietro la linea del pallone: ironia della sorte, però, la rete realizzata dagli undici metri da Mancosu a valle di un’ingenuità commessa da Lopez.
Il match odierno è stato il manifesto del modo di giocare che contraddistingue la Salernitana di Castori: squadra compatta in difesa e disposta solo a verticalizzare, senza alcun fraseggio in mediana. Ciononostante, i granata hanno addirittura avuto le occasioni per portare a casa l’intera posta in palio ed hanno recriminato per le due conclusioni di Tutino e Djuric finite a fil di palo sul punteggio di 1-1 con Gabriel battuto.
La sfida è stato un monologo pugliese per larghi tratti del match, come ampiamente prevedibile in relazione alle caratteristiche di una squadra i cui elementi sono dotati del tasso tecnico più elevato forse della categoria: tant’è vero che i centrocampisti salentini hanno surclassato i colleghi di reparto in maglia granata.
La partita si è riequilibrata strada facendo, anche a valle dei cambi operati da Castori: Kupisz, Schiavone e Djuric hanno rivitalizzato la squadra e la difesa è stata capace di non demordere, palesando una grande attenzione individuale e di reparto, guidata da un Gyomber monumentale.
I granata non occupano più la vetta della classifica, ma hanno mosso la classifica, aspetto importantissimo in un campionato difficile come quello cadetto: la Salernitana è, inoltre, ancora imbattuta fra le mura amiche ed ha finora conseguito un ruolino di due punti raccolti ad incontro. Il prossimo match contro il Frosinone chiuderà il trittico terribile proposto dal calendario: a valle del risultato e della prestazione del Matusa, potrà essere tracciato un primo bilancio significativo di questa prima parte del campionato.