Salernitana: due gemme per il terzo posto

Salernitana: due gemme per il terzo posto

“Che cos’è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità d’esecuzione”. Quale migliore frase per celebrare le due gemme balistiche realizzate da Maistro e Jallow contro l’Entella? I due calciatori granata hanno avuto la dote di riuscire a sbloccare una gara apparentemente incanalata sui binari del punteggio ad occhiali dopo il forcing effettuato invano fino

“Che cos’è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità d’esecuzione”. Quale migliore frase per celebrare le due gemme balistiche realizzate da Maistro e Jallow contro l’Entella? I due calciatori granata hanno avuto la dote di riuscire a sbloccare una gara apparentemente incanalata sui binari del punteggio ad occhiali dopo il forcing effettuato invano fino a quel momento dalla compagine locale. Due reti da “Il Bello della Salernitana”. Maistro ha beffato Contini, che aveva predisposto una folta barriera, uccellandolo con una punizione calciata sul palo di pertinenza dell’estremo difensore, mentre Jallow si è messo in proprio, realizzando un gol di rara bellezza con un missile terra-aria dai 30 metri.
La Salernitana ha sì vinto, ma non ha risolto a pieno l’atavico problema della sterilità offensiva. La squadra ha prodotto una mole di gioco importante, ma, se non fosse stato per le invenzioni individuali dei mattatori del match, i granata avrebbero pareggiato nuovamente fra le mura amiche. La squadra si è espressa su discreti standard di prestazione, risultando rinvigorita da un punto di vista atletico rispetto alle ultime uscite. Merito dei cambi voluti (Pinto, Gondo) e forzati (Maistro) predisposti da Ventura. Ironia della sorte, infatti, ha voluto che Maistro si sia, poi, rivelato uno dei migliori in campo nonostante dovesse inizialmente sedersi in panchina. La cattiva sorte che sta perseguitando la compagine campana per quanto concerne gli infortuni si è di nuovo palesata in sede di riscaldamento, quando Dziczek ha alzato bandiera bianca.
Maistro ha dato imprevedibilità alla manovra agendo fra le linee come trequartista, Pinto si è rivelato un diligente interprete del ruolo effettuando anche una chiusura provvidenziale nel primo tempo e Gondo ha dimostrato di saper dialogare bene con Jallow, evidenziando, inoltre, buoni doti fisiche. La Salernitana ha stanato la preda nel finale, ma ha rischiato di farsi beffare in extremis, come accaduto nelle ultime due gare interne. Micai, dopo aver già effettuato una parata prodigiosa nel primo tempo su De Luca, ha risolto una faccenda scabrosa, sviluppatasi dopo leggerezza di Djuric al limite dell’area, bloccando la conclusione di Nizzetto, presentatosi a tu per tu con lui.
La fortuna stavolta ha arriso ai colori granata, consentendo alla compagine allenata da Ventura di risalire posizioni in graduatoria, aspettando le gare che ancora devo essere giocate. Diciotto punti in undici gare costituiscono un bottino che neanche il più incallito tifoso avrebbe pronosticato, specie alla luce dei tanti infortuni occorsi strada facendo. Chissà di cosa staremmo parlando se fossero arrivati due successi contro Frosinone e Perugia. La classifica positiva dovrà costituire una molla per proseguire sulla strada intrapresa, migliorando nella concretizzazione del gioco offensivo: quando la squadra sarà in grado di finalizzare in maniera efficace l’avvolgente manovra che puntualmente riesce a creare, allora sì che la Salernitana potrà davvero essere annoverata tra le squadre realmente in lizza per qualcosa di importante. Aspettando il ritorno degli infortunati.

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