Salernitana: corsi e ricorsi storici, ancora Djuric stende il Livorno

Salernitana: corsi e ricorsi storici, ancora Djuric stende il Livorno

La Salernitana porta a casa tre punti di importanza vitale nel match contro il derelitto Livorno. Il match ha avuto un andamento sulla falsariga di quello contro il Trapani e si è concluso con il medesimo marcatore a segno: Milan Djuric, a solo un centro dalla doppia cifra. I granata hanno realizzato il gol della

La Salernitana porta a casa tre punti di importanza vitale nel match contro il derelitto Livorno. Il match ha avuto un andamento sulla falsariga di quello contro il Trapani e si è concluso con il medesimo marcatore a segno: Milan Djuric, a solo un centro dalla doppia cifra. I granata hanno realizzato il gol della vittoria con un’azione in fotocopia rispetto alla gara di andata: Lopez ha pennellato dalla sinistra ed il bomber bosniaco ha approfittato della disattenzione di Zima in uscita.
Il match si è giocato su ritmi bassi, a tratti soporiferi. Il Livorno ha avuto il merito di non mollare mai, a dispetto di una classifica deficitaria e di mezzi tecnici inferiori rispetto ai padroni di casa. I granata hanno evidenziato una condizione atletica tutt’altro che smagliante, arretrando considerevolmente il proprio baricentro strada facendo, anche in relazione ad i cambi difensivi proposti da Ventura, costretto a friggere il pesce con l’acqua a causa dello scarno numero di atleti a propria disposizione. La Salernitana non ha avuto la forza di chiudere anzitempo le sorti del match e, come spesso è accaduto, ha sofferto la sterile supremazia territoriale toscana fino al termine dell’incontro. Nelle rare circostanze in cui sono stati in grado di presentarsi a tu per tu con Zima, i calciatori campani non hanno sfruttato adeguatamente le chances create. Gondo si è fatto annullare un goal per fuorigioco evidente ed ha sprecato il possibile 2-0, prendendo male le misure del pallonetto ai danni dell’estremo difensore ospite.
Kiyine, a cui va un plauso solo per la duttilità tattica, è stato a tratti supponente ed indisponente, gigioneggiando quando avrebbe dovuto smistare palla con rapidità ed effettuando passaggi quando avrebbe dovuto invece trattenere la sfera fra i piedi: emblematiche alcune superiorità numeriche non sfruttate. Di Tacchio ha confermato di non star attraversando un momento brillante, così come Capezzi è atteso ad altre verifiche per un giudizio definitivo sul suo conto.
Tra le note liete del match, si sono registrate le discrete prestazioni di Lopez e Billong: il numero 3 ha svolto il compitino con diligenza, eseguendo chiusure precise e pennellando cross invitanti, mentre il centrale difensivo ha tenuto abbastanza a bada Marras, pericolo numero uno per la retroguardia locale.
I granata si attestano al quarto posto in classifica, in attesa di Crotone-Pescara. La gara di Frosinone costituirà uno spartiacque del campionato: un eventuale risultato positivo rinvigorirebbe i sogni di gloria di una squadra che, per ben figurare contro i ciociari, tra i più in forma del torneo, dovranno giocoforza ritrovare non solo lo spirito di Benevento, ma anche alcune pedine fondamentali del suo organico (Cicerelli ed Akpa Akpro).

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