Salernitana corsara a Cosenza e capolista con ruolino record dopo nove turni

Salernitana corsara a Cosenza e capolista con ruolino record dopo nove turni

Salernitana da sola in vetta al campionato di B dopo nove turni. I granata hanno espugnato di misura il San Vito-Marulla di Cosenza per effetto della rete messa a segno nella ripresa dall’ex di turno Gennaro Tutino, bravissimo a scattare sul filo del fuorigioco per ricevere l’assist al bacio di Andrè Anderson e ad insaccare

Salernitana da sola in vetta al campionato di B dopo nove turni. I granata hanno espugnato di misura il San Vito-Marulla di Cosenza per effetto della rete messa a segno nella ripresa dall’ex di turno Gennaro Tutino, bravissimo a scattare sul filo del fuorigioco per ricevere l’assist al bacio di Andrè Anderson e ad insaccare in rete dopo aver uccellato Falcone in uscita e Idda in disperata scivolata.

La Salernitana ha saputo far di necessità virtù, senza stravolgere l’atteggiamento della squadra e riuscendo a battere gli avversari schierandosi in maniera a loro speculare. Castori, infatti, nonostante le numerose defezioni nel reparto difensivo, ha preparato egregiamente la sfida, riuscendo a ridisegnare la propria compagine sul rettangolo verde e permettendo ai giocatori più tecnici di esprimersi secondo standard di prestazione a loro confacenti. Esempi lampanti Tutino e Anderson, capace quest’ultimo di illuminare la manovra nel ruolo di mezzala sinistra e migliore in campo dei suoi.

I granata hanno meritato di portare a casa l’intera posta in palio, ma, come spesso accade nel calcio, un episodio avrebbe rischiato di rovinare un’intera prestazione: Balhouli ha graziato Belec sparando alto da posizione invitante sugli sviluppi di contropiede innescato a valle di una palla persa clamorosamente da Tutino.

La Salernitana ha vinto creando numerose occasioni da rete, evidenziando compattezza fra i reparti ed attenzione maniacale ai dettagli. Belec è stato una sicurezza fra i pali, facendosi apprezzare la capacità di guidare verbalmente l’intero pacchetto arretrato, fra i cui interpreti hanno spiccato Gyomber e Mantovani: lo slovacco ha vinto praticamente ogni duello aereo, mentre l’ex capitano della Primavera del Torino, al ritorno in campionato dopo oltre un anno dall’ultima apparizione, ha saputo fronteggiare con qualità e decisione i frombolieri locali.

In mediana, una spanna sopra tutti Andrè Anderson: il suo assist per Tutino è un passaggio filtrante che pochi centrocampisti della cadetteria sarebbero in grado di fare.

In avanti, solito lavoro sporco di Djuric e classica verve di Tutino, a nozze nel gioco in verticale proposto da Castori, sempre più condottiero di una Salernitana da record. Infatti, il ruolino finora raccolto dai campani è addirittura superiore a quello che la compagine del ’97-98 aveva avuto dopo nove turni.

Al netto di una classifica radiosa, la squadra deve migliorare nella gestione del possesso palla, evitando patemi inutili quando si ritrova in vantaggio. Inoltre, bisogna recuperare al più presto i pezzi in difesa e va sottolineato come d’ora in avanti il calendario metta dinanzi alla nuova momentanea capolista della cadetteria una sfilza di squadre forti e accreditate dei galloni di favorite per la promozione.

Il mese di dicembre sarà, dunque, decisivo per valutare le reali ambizioni che la Salernitana di Castori potrà coltivare: per il momento, i granata, costruiti ad immagine e somiglianza del loro allenatore, stanno facendosi onore, avendo conseguito un bottino di punti che neanche il più incallito fra i tifosi avrebbe pronosticato dopo neanche metà girone di andata. Ai posteri l’ardua sentenza.

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