Salernitana: “cantiere aperto, lavori in corso” a soli dieci giorni dall’inizio del torneo

Salernitana: “cantiere aperto, lavori in corso” a soli dieci giorni dall’inizio del torneo

Mai a soli dieci giorni dal primo impegno ufficiale in campionato la Salernitana si è presentata nell’era Lotito-Mezzaroma con un organico così largamente incompleto. Lo scenario con il quale Castori sta convivendo da alcune settimane è diametralmente opposto rispetto a quello vissuto lo scorso anno da Ventura, al lavoro già nel romitaggio estivo di San

Mai a soli dieci giorni dal primo impegno ufficiale in campionato la Salernitana si è presentata nell’era Lotito-Mezzaroma con un organico così largamente incompleto. Lo scenario con il quale Castori sta convivendo da alcune settimane è diametralmente opposto rispetto a quello vissuto lo scorso anno da Ventura, al lavoro già nel romitaggio estivo di San Gregorio Magno con una formazione allestita già in notevole percentuale. Stavolta, “cantiere aperto, lavori in corso” è la locuzione che meglio fotografa la situazione corrente, pur consapevoli (saremmo ipocriti se lo negassimo) che la corrente stagione sportiva si porta inevitabilmente indietro strascichi importanti, legati a doppio filo alla pandemia che pervade tuttora non solo il suolo italico. Dal nostro umile punto di vista, infatti, abbiamo sempre sostenuto come il calcio rappresenti la cartina di tornasole del panorama sociale, culturale ed economico del territorio italiano. Ciononostante, pur tenendo conto dei danni economici derivanti dalla situazione contingente e da uno scenario in cui anche lontano da Salerno (salvo alcune eccezioni tipo Lecce e Monza) si è in altomare, è doveroso sottolineare il dato incontrovertibile inerente all’allestimento della rosa, attenendosi ai nomi in rosa fino al momento in cui stiamo predisponendo le righe di questo editoriale di riepilogo, volto a fare il punto della situazione.

In porta Vannucchi ha salutato la compagnia ed il suo posto è stato rilevato da Guerrieri, proveniente dalla Lazio e reduce da lungo periodo di inattività fra i pali. È evidente come il pipelet proveniente dai biancocelesti avrà i galloni del dodicesimo. Alberga, però, un alone di incertezza in merito a chi occuperà la casella di portiere titolare: in rosa c’è sì Micai, forte anche di un contratto lungo e corposo, nonché di un legame affettivo importante con Salerno, ma Castori avrebbe espresso remore circa una sua conferma, lasciando intendere di preferire un altro estremo difensore (esempio Belec). Inutile dilungarsi circa l’importanza di avere gerarchie definite in un ruolo così vitale per una squadra.

La difesa è il reparto più folto e ciò costituisce un indizio di utilizzo del 3-5-2 come modulo base quando la squadra sarà definitivamente assestata. Le perplessità emergono in relazione all’assenza di un centrale di piede mancino abile ad impostare dalle retrovie, sulla falsariga di Jaroszynski dello scorso anno. A proposito, il polacco sembrerebbe pronto ad accasarsi a Pescara in prestito, ma sul tema gestione degli ingaggi a titolo temporaneo (dalla Lazio e non solo) ci soffermeremo in calce all’articolo. Ritornando agli elementi del pacchetto arretrato, esso si compone di: Veseli, Casasola, Gyomber, Aya, Migliorini e Mantovani (che funge da calciatore bandiera, ma è reduce da una lunghissima inattività). In sostanza, tutti elementi di piede destro, a cui va aggiunto il giovane Galeotafiore.

Il centrocampo, supponendo che sia schierato con cinque elementi, ad oggi presenta lacune evidenti in termini numerici e qualitativi nella zona nevralgica: capitan Di Tacchio è l’unica certezza, poi il giovane Iannoni dal Trastevere potrebbe essere una mezzala di rincalzo dopo la buona impressione fatta in ritiro. Per il resto, tabula rasa. Sulle ali, Cicerelli e Kupisz si giocano, allo stato attuale, un posto da fluidificante destro, mentre Curcio, Lopez e Orlando, stando sempre alla composizione della rosa ad oggi, sarebbero in lotta per un posto da esterno mancino.

In attacco, Riosa dovrebbe tornare alla Primavera e Iannone potrebbe restare in orbita prima squadra. Per il resto, Djuric e Gondo sembrano sicuri di un posto. In bilico Giannetti e soprattutto Jallow, oggetto del desiderio sul mercato.

I rumors di mercato segnalano possibili ritorni di Lombardi, Dziczek e Andrè Anderson: sarebbe stato così complicato confermare specie i primi due sin dall’inizio della stagione?

Aggiungiamo: come mai, pur essendo la Lazio società quotata in borsa, le operazioni di mercato tra Lazio e Salernitana non sono state finora corredate da comunicati di rito?

Sul sito della Lega B, alla sezione deposito dei contratti, la casella acquisti langue (si riporta foto): neppure i contratti di Gyomber e Casasola sono stati effettivamente trasmessi alla Lega.

Abbiamo già parlato del modo scriteriato di costruire finora la difesa, con tutti elementi non di piede mancino, ma abbiamo volutamente escluso Karo dal discorso: il cipriota è tornato momentaneamente alla Lazio in virtù dell’infortunio occorso a Luiz Felipe.

In mezzo al campo, Maistro si è allenato a Sarnano ed è stato poi girato dalla Lazio al Pescara, dove dovrebbe ritrovare anche Jaroszynski: quando elementi importanti per la categoria e lo scorso anno in granata si accasano in altre compagini di B, la perplessità si acuisce.

Per quanto attiene alle trattative legate al reparto offensivo, da giorni si trascina la telenovela Tutino: per carità, ottimo prospetto per la categoria, ma di certo non un elemento in grado da solo di spostare gli equilibri in maniera disarmante.

Volutamente non riportiamo altre critiche costruttive articolate in merito a gestione della comunicazione del club, del settore marketing e del settore giovanile, altrimenti ci dilungheremmo troppo.

L’impressione definitiva è la seguente: la Salernitana naviga a vista, senza prospettive e con un progetto apparentemente ridimensionato rispetto a quello delle scorse stagioni dove, al netto di un ruolino di marcia poco esaltante nel corso del rettangolo verde, ci si era quantomeno attrezzati per tempo al fine di mettere a disposizione del tecnico di turno una squadra ben amalgamata e con una parvenza di organizzazione.

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