Una Salernitana poco brillante ha portato a casa la vittoria nel recupero contro il Venezia: un 2-1 che consentito di scavalcare il Cagliari alla vigilia dello scontro diretto coi sardi e di condannare praticamente i lagunari alla serie B. Arechi da anni 90 sin dal prepartita: stadio gremito quasi in ogni ordine di posto e
Una Salernitana poco brillante ha portato a casa la vittoria nel recupero contro il Venezia: un 2-1 che consentito di scavalcare il Cagliari alla vigilia dello scontro diretto coi sardi e di condannare praticamente i lagunari alla serie B.
Arechi da anni 90 sin dal prepartita: stadio gremito quasi in ogni ordine di posto e clima meraviglioso.
Nicola punta su Bonazzoli in avanti e ritrova Radovanovic nel terzetto di difesa, mentre Soncin decide di schierare Aramu a ridosso del tandem Henry-Okereke.
Dopo 50” sponda di Okereke per Ceccaroni sugli sviluppi di punizione dalla trequarti e parata in due tempi di Sepe.
La Salernitana guadagna il primo corner al minuto 3 grazie ad una incursione offensiva di Fazio.
Proteste dei granata per un presunto fallo di mano di Ceccaroni in mischia: l’arbitro viene richiamato al VAR e dopo un po’ di concitazione decreta il rigore al minuto 4 con conseguente ammonizione del difensore lagunare.
Dal dischetto si presenta Bonazzoli e dopo diverso tempo dall’assegnazione della massima punizione non sbaglia freddando Maenpaa. L’Arechi va in visibilio per la rete numero 9 del 9 granata.
Discreta pressione offensiva della Salernitana e tiro fiacco di Lassana Coulibaly al 12’.
Al 22’ Ederson per poco non fa una magia su corner: il suo colpo di tacco volante, a metà fra un tiro e un assist per Bonazzoli, termina di poco a lato.
Quattro giri di lancette più tardi Radovanovic rimpalla un tiro di Aramu.
Radovanovic prova a bissare la rete di Roma al minuto 31, ma la sua conclusione di seconda viene bloccata dall’estremo difensore ospite.
Buone trame di gioco ancora dei locali: Coulibaly riceva la sponda di Djuric e spara alto.
Azione tambureggiante della Salernitana che sfiora il raddoppio in mischia con Djuric dopo rovesciata di Gyomber e correzione di Bonazzoli.
I granata sono sempre pericolosi sugli sviluppi di palla inattiva: stavolta Radovanovic raccoglie una corta respinta del portiere avversario e spara alto.
Il primo tempo termina 1-0.
Ad inizio ripresa Ullmann rileva Haps fra gli ospiti.
Il Venezia conquista una buona punizione dai 30 metri dopo tre giri di lancette e Aramu spedisce a lato.
Secondo giallo dell’incontro comminato al 7’ del secondo tempo a Mateju.
Anche Ederson finisce sul taccuino di Mariani.
Al 12’ intervento prodigioso di Sepe che devia in corner un tiro velenoso di Okereke.
Un minuto dopo arriva il pareggio degli ospiti: Henry corregge in rete sottomisura dopo un intervento prodigioso di Sepe.
Viene ammonito anche Svoboda.
Buona occasione per i granata con Ederson che non riesce a deviare in rete un tiro-cross di Bonazzoli.
Doppio cambio: fuori Bonazzoli e Coulibaly, dentro Verdi e Kastanos. Rispondono i lagunari con Busio e Crnigoj in luogo di Okereke e Peretz.
Sepe non ce la fa e lascia il campo a Belec.
Il Venezia sembra molto più in palla della Salernitana, probabilmente ancora stanca per le fatiche di Bergamo.
Nel momento più duro, la Salernitana piazza una zampata insperata al minuto 23: Verdi riceve una palla vagante in area e fulmina Maenpaa con un sinistro di rara bellezza, potenza e precisione. L’Arechi è una polveriera.
Al 29’ Ruggeri rileva Zortea.
Il Venezia si gioca il tutto per tutto facendo entrare Nsamè in luogo di Svoboda.
Anche Bohinen viene ammonito.
Occasione d’oro per il pareggio mancata dal Venezia al minuto 38: il calcio di punizione di Aramu fa la barba al palo.
Ultimo cambio per le due squadre al minuto 39: Johnsen rileva Mateju, mentre Perotti sostituisce Djuric.
Al 44’ il neoentrato Perotti costringe Amapdu all’espulsione per doppia ammonizione.
Assegnati 5’ di recupero e i granata si arroccano in difesa a presidio della porta difesa da Belec.
Triplice fischio di Mariani e Arechi in visibilio: la Salernitana è quart’ultima a tre gare dalla fine.