Un pareggio che ha più il sapore di due punti persi che di un punto guadagnato. La Salernitana esce indenne dal Castellani di Empoli, ma non riesce a piazzare il colpaccio da tre punti. I granata mettono la parola fine all’astinenza da punti raccolti lontano dalle mura amiche ed escono dal rettangolo verde con il
Un pareggio che ha più il sapore di due punti persi che di un punto guadagnato. La Salernitana esce indenne dal Castellani di Empoli, ma non riesce a piazzare il colpaccio da tre punti. I granata mettono la parola fine all’astinenza da punti raccolti lontano dalle mura amiche ed escono dal rettangolo verde con il rammarico per non aver concretizzato la leggera supremazia evidenziata rispetto ai locali, apparsi in crisi d’identità. La Salernitana torna, dunque, a fare punti in campo esterno dopo cinque KO di fila, ma non si rivela capace di mantenere il momentaneo vantaggio acquisito. Quest’aspetto sta rivelandosi una costante nel campionato vissuto da una squadra che aspetta ancora di capire la sua reale dimensione.
I campani si sono portati in vantaggio trascinati dall’uomo più in forma di quest’ultima fase di torneo: Cristiano Lombardi. Il numero 25 ha effettuato una delle sue proverbiali sgroppate, culminando il suo forcing sull’out destro con un tiro pregevole in diagonale. L’Empoli ha pareggiato le sorti del match scegliendo un timing perfetto per conseguire l’obiettivo: infatti, gli uomini allenati da Muzzi hanno bucato Micai (senza clean sheet dal 22 settembre) per effetto della marcatura realizzata da La Gumina. Da rimarcare, inoltre, la sfortuna dell’infortunio occorso a Pinto, sul cui lato di pertinenza è nata l’azione del pareggio locale. Chi nel secondo tempo avrebbe pronosticato, senza timore di cadere in fallo, una ripresa arrembante ad opera dei toscani è stato smentito dalla prestazione gagliarda e tignosa proposta da una Salernitana che ha accettato l’uno contro uno in ogni zona del campo, risultando la formazione maggiormente vicina al conseguimento del bersaglio grosso, ossia i tre punti. Stavolta, però, il gol in extremis non è giunto solo per effetto di un miracolo compiuto da Brignoli su Djuric e per il clamoroso errore in tap-in della punta bosniaca.
Qualora Djuric avesse realizzato il gol della vittoria, i granata avrebbero agganciato la zona playoff. La Salernitana non ha saputo, però, piazzare il colpo di grazia nei riguardi di un Empoli timoroso e pasticcione, evidenziando altresì buone trame di gioco dalla cintola in su. I nodi, però, stanno venendo al pettine in riferimento ad una tenuta difensiva tutt’altro che efficace. La vulnerabilità del reparto difensivo granata è un aspetto sul quale lavorare per riuscire a garantire il salto di qualità per centrare la tanto auspicata svolta della stagione. I prossimi due impegni a stretto giro di posta dovranno essere affronti con il medesimo piglio di Empoli per andare al riposo in una situazione di classifica discretamente importante.