É finita si dice alla fine. La Salernitana é ancora viva: i granata sono tornati al successo dopo oltre tre mesi espugnando il Marassi per 1-2 grazie alle reti di Fazio e Ederson. Gli uomini di Nicola hanno avuto un avvio di match al fulmicotone, grazie al quale hanno messo a segno un uno-due letale
É finita si dice alla fine. La Salernitana é ancora viva: i granata sono tornati al successo dopo oltre tre mesi espugnando il Marassi per 1-2 grazie alle reti di Fazio e Ederson.
Gli uomini di Nicola hanno avuto un avvio di match al fulmicotone, grazie al quale hanno messo a segno un uno-due letale per i blucerchiati: dapprima Fazio ha inzuccato su corner di Mazzocchi, poi Ederson ha coronato una cavalcata palla al piede con un diagonale sul quale Audero é parso tutt’altro che irreprensibile.
La Sampdoria é tornata a galla solo per vie casuali, sfruttando un rimpallo favorevole e realizzando il gol con Caputo.
Gli uomini di Giampaolo hanno mantenuto il pallino del gioco in mano per tutta la ripresa, ma non hanno saputo impensierire la retroguardua granata.
La formazione di Nicola ha abbassato progressivamente il baricentro, difendendo con discreto ordine il prezioso successo.
L’exploit odierno ha confermato il buon momento di forma vissuto dalla squadra, nonché la quadratura del cerchio trovata grazie al contemporaneo inserimento in mediana di Coulibaly, Ederson e Bohinen.
La vittoria del Cagliari non muta le distanze dalla zona salvezza, ma questo risultato risucchia giocoforza la Sampdoria nella lotta salvezza.
La Salernitana ha tuttora minime speranze di riuscire a centrare la salvezza: ad occhio e croce, serviranno quattro/cinque vittorie per provare a conseguire un numero di punti tali da poter sperare l’imponderabile, anche alla luce del calendario abbastanza ostico delle contendenti.
Macte Animo.