Si interrompe dopo tre risultati utili consecutivi la striscia positiva della Salernitana. I granata cadono in casa dello Spezia, incassando un KO evitabile contro una formazione tutt’altro che trascendentale. I liguri hanno fatto leva su un approccio più efficace dei campani, sfruttando con cinismo le occasioni da gol confezionate. Sulla falsariga di quanto successo in
Si interrompe dopo tre risultati utili consecutivi la striscia positiva della Salernitana. I granata cadono in casa dello Spezia, incassando un KO evitabile contro una formazione tutt’altro che trascendentale. I liguri hanno fatto leva su un approccio più efficace dei campani, sfruttando con cinismo le occasioni da gol confezionate.
Sulla falsariga di quanto successo in altre gare esterne (Castellammare, per fare un esempio), i ragazzi di Ventura hanno colpevolmente prestato il fianco alle azioni dei calciatori di Italiano, abili a sbloccare il punteggio con Ragusa, ex di turno lesto nell’infilarsi tra le smagliature della difesa granata per superare Micai con un destro sottomisura. Gli ospiti hanno sbandato un altro paio di volte prima di iniziare a creare i presupposti per pareggiare: Gondo si è visto chiudere il tiro da posizione defilata e Cicerelli ha fatto la barba al palo con due conclusioni sulle quali Scuffet sembrava davvero non poter far granché.
La ripresa si è giocata sulla falsariga della prima frazione di gioco, con la Salernitana ad avere una leggera supremazia territoriale. Nel momento di massimo sforzo profuso dalla compagine granata, lo Spezia ha messo a referto il raddoppio con la complicità di un Micai tutt’altro che irreprensibile. I granata, con un moto di orgoglio, hanno accorciato le distanze con Jallow, bravo nel ribadire in rete una sponda aerea di Djuric su cross di Lombardi. Il forcing finale operato dalla Salernitana per un nonnulla non si è tramutato nella rete del 2-2: Scuffet ha deviato sul palo una staffilata di prima ad opera di Lombardi e Maistro ha spedito sopra la traversa il tentativo di tap-in.
Micai, bravo a tenere a galla la squadra nel primo tempo, ha discrete responsabilità sul gol preso. La difesa, Jaroszynski a parte, è parsa disattenta e poco efficace in marcatura. Dziczek ha perso palla in maniera inopinata, giocando al di sotto degli standard prestazionali ammirati nelle gare precedenti. Lombardi si è confermato l’uomo più in palla della squadra, così come Djuric, in questo momento, ha assunto i contorni di vero leader tecnico della squadra, funzionale al progetto di gioco predisposto da Ventura.
I granata chiudono il girone d’andata a quota 26 punti, a un tiro di schioppo dalla zona playoff. Il segreto per fare cose importanti in questa serie B contraddistinta da un livellamento verso il basso risiede nella continuità di risultati: per riuscire nell’intento, oltre ad una maggiore fortuna, serviranno alcuni innesti dal mercato, atti a consentire un innalzamento ulteriore del tasso tecnico di una rosa già discreta allo stato attuale e per fronteggiare le contingenti assenze in mediana che si registreranno in quel di Pescara, laddove Di Tacchio e Kiyine non faranno parte della contesa in quanto squalificati.