Il Monza fa un sol boccone della Salernitana vincendo meritatamente 3-0. Nicola concede una chance dal primo minuto a Botheim, mentre l’ex di turno Palladino opta per Mota terminale d’attacco in luogo di Petagna. Il Monza sfiora il vantaggio al minuto 9 con Ciurria, la cui mezza rovesciata viene respinta d’istinto da Sepe. I locali
Il Monza fa un sol boccone della Salernitana vincendo meritatamente 3-0.
Nicola concede una chance dal primo minuto a Botheim, mentre l’ex di turno Palladino opta per Mota terminale d’attacco in luogo di Petagna.
Il Monza sfiora il vantaggio al minuto 9 con Ciurria, la cui mezza rovesciata viene respinta d’istinto da Sepe.
I locali continuano a attaccare e passano in vantaggio al minuto 25: Daniliuc sbaglia controllo in uscita su Caprari, Mota viene premiato in taglio e serve di tacco Carlos Augusto che batte Sepe sotto la traversa con l’ausilio anche di un rimpallo su contrasto con Bronn.
La Salernitana è contratta e non effettua alcun tiro verso lo specchio nei primi 30′.
Daniliuc commette un errore macroscopico su una palla innocua e innesca un due contro due letale animato da Mota che elude marcatura di Pirola in bello stile e fredda Sepe con un diagonale che si insacca sotto la pancia del pipelet ospite.
Finisce 2-0 il peggior primo tempo stagionale giocato dalla Salernitana.
Nella ripresa Nicola fa tre cambi tutti insieme: Bohinen, Valencia e Piatek subentrano a Bronn, Maggiore e Botheim. Salernitana in campo col 3-4-3, con atteggiamento speculare al Monza.
La musica non cambia: il Monza sfiora il tris con Colpani che tira dal limite e colpisce il palo con Sepe di sale e fuori causa.
Candreva rileva un irriconoscibile Mazzocchi.
Carlos Augusto per poco non emula Giroud con Pirola che gli nega la gioia del gol. Dà più l’impressione il Monza di poter fare il terzo gol rispetto ad altro.
Infatti il Monza realizza il tris alla mezz’ora: rigore assegnato per fallo di Candeva su Mota e rosso comminato al numero 87 per doppio giallo. Dal dischetto capitan Pessina spiazza Sepe e chiude la pratica.
La gara perde di ogni contenuto e si trascina stancamente fino al triplice fischio col Monza che sfiora il poker a più riprese con Ranocchia, Birindelli e Rovella (cogliendo altri due legni).
La Salernitana conserva un margine di sicurezza sulla zona retrocessione, ma urge cambiare trend per tornare a fare punti. Macte animo.