Et voilà. Da oggi, il 6 settembre 2021 non sarà più una data qualsiasi per Salerno e la Salernitana: Franck Ribery ha abbracciato il progetto granata. Non ce ne vogliano i grandi che hanno indossiato la gloriosa divisa dell’ippocampo, ma il francese diviene a pieno titolo il calciatore più importante della pluricentenaria storia del sodalizio
Et voilà. Da oggi, il 6 settembre 2021 non sarà più una data qualsiasi per Salerno e la Salernitana: Franck Ribery ha abbracciato il progetto granata. Non ce ne vogliano i grandi che hanno indossiato la gloriosa divisa dell’ippocampo, ma il francese diviene a pieno titolo il calciatore più importante della pluricentenaria storia del sodalizio campano. Un arrivo di respiro internazionale che catapulta in questa piccola realtà di provincia un uomo tanto estroso sul rettangolo verde quanto passionale e determinato, come si é evinto dalle parole proferite durante la conferenza stampa di presentazione tenutasi presso gli uffici di Caffé Motta.
Prima di lui, ha preso la parola Fabiani:
“Complimenti a Marchetti, Ribery non lo scopro io. Voglio fare dei complimenti a Migliaccio e a Davide Lippi perché hanno saputo far capire a Franck cosa rappresentino il tifo e la città di Salerno. Un ringraziamento particolare al dott. Marchetti perché certe operazioni complicate hanno avuto sempre il suo avallo. Il plauso riguarda sia il supporto umano che il sostegno economico. Credo che con l’arrivo di Ribery si chiuda la campagna acquisti della Salernitana. Con tecnico e dirigenza abbiamo fatto valutazioni che ci consentono di dire che il lavoro fatto è buono. Questo gruppo speriamo si possa salvare”.
Poi é stata la volta di Marchetti: “Ritengo sia un privilegio essere in questo momento amministratore unico della Salernitana, una grande azienda che funziona e gestita con oculatezza. Siamo felici e ci consideriamo fortunati a vivere questo momento storico. Entusiasmo, forza e passione ci animano. La Salernitana non è mia né di Fabiani, ma vostra e della città. Abbiamo il dovere e il privilegio di poterla vivere e interpretare. Non è un caso se siamo qui. Non siamo perfetti, ma ci sforziamo e tendiamo ad essere migliori. Ribery non è una persona normale e va trattato come tale: un galantuomo che sa giocare a pallone. In bocca al lupo a tutti e forza Salernitana. Frank Ribery è la sottolineatura del lavoro profuso, ma ci sono tanti altri elementi fondamentali frutto del lavoro di Fabiani”.
Infine, ha preso la parola Ribery: “Sono venuto qua per la passione che si respira e si vede che i tifosi sono sempre al seguito della squadra. Il futuro sarà fare il mio massimo. L’obiettivo è salvarsi. Mi sento ancora molto bene. Ho ancora tanto da dimostrare e voglio vincere al più presto la prima partita. Da subito, saró con la mia nuova squadra per trovare più velocemente possibile il mio ritmo e spero di essere il più presto possibile in campo. Qui voglio fare ciò che ho fatto alla Fiorentina per due anni. Mi piace aiutare i compagni giovani e con meno esperienza. Ho sentito subito un affetto importante tramite messaggi dei tifosi su Instagram. Non potevo rispondere a tutti, ma è stato incredibile.
Ho rispetto per i miei compagni. Siamo un gruppo forte, una famiglia che fa tutto insieme. Vivo per il calcio, non per i soldi. La famiglia è importante. Ho cinque figli e una moglie: per me è stato importante confrontarmi con loro. Quando sono entrato dentro lo stadio ho capito che c’è un clima incredibile. Questo mi piace molto e mi aiuta. Gioco per i tifosi e non per me. Voglio che i nostri attaccanti facciano più goal possibili. Devo aiutare i nostri attaccanti.
Oggi mi sono sentito come a casa. Come se fossi qui da 2-3 anni. Mi sento bene, ma devo lavorare con la squadra. Mi sono allenato da solo, ma allenarsi con la squadra è diverso”.
Fonte foto: gianlucadimarzio.com
Con la collaborazione di Angelo Ferraro