E impresa fu. La Salernitana ha clamorosamente sbancato il Bentegodi di Verona battendo l’Hellas per 1-2. Finalmente la compagine di Colantuono ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, manifestando impegno e cuore per tutto l’arco della sfida: gli ospiti hanno difeso in maniera stoica, sfruttando con cinismo le occasioni su calcio piazzato e rintuzzando colpo su
E impresa fu. La Salernitana ha clamorosamente sbancato il Bentegodi di Verona battendo l’Hellas per 1-2. Finalmente la compagine di Colantuono ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, manifestando impegno e cuore per tutto l’arco della sfida: gli ospiti hanno difeso in maniera stoica, sfruttando con cinismo le occasioni su calcio piazzato e rintuzzando colpo su colpo alle manovre offensive degli scaligeri (fautori di una mole di gioco spaventosa, ma incapaci di fare punti nonostante 17 corner conquistati)
Djuric ha trasformato dagli undici metri un rigore guadagnato con furbizia da Gondo, poi Lazovic ha piegato il fortino di Belec nella ripresa e infine Kastanos ha letteralmente tirato fuori il coniglio dal cilindro con una punizione che si é insaccata imparabilmente all’incrocio dei pali.
Come dicevamo, non é stata una gara da antologia, ma obiettivamente era difficile chiedere di piú ad una Salernitana falcidiata da infortuni e indisponibilitá causa Covid.
Contro un avversario ugualmente abbastanza rimaneggiato, ma non alla stregua dei campani, gli scaligeri hanno pagato dazio ad una immensa Salernitana, finalmente orgoglio del suo popolo e mai doma.
Il Veneto porta bene ai granata ed a Colantuono: le due vittorie esterne stagionali sono entrambe giunte per 1-2 contro Venezia e Verona. L’auspicio é che questa insperata vittoria giunta tra mille difficoltá possa davvero rappresentare il propellente verso il sogno salvezza, da corroborare successivamente tramite i buoni propositi del patron in pectore Iervolino a valle del passaggio di quote definitivo. Macte animo.