La migliore Salernitana del girone di ritorno ha fermato la corsa di un Brescia apparentemente lanciatissimo e reduce da quattro vittorie di fila, piegando le Rondinelle per 1-0. Mattatore dell’incontro Bogdan, al bis dopo il gol vittoria che mise a segno contro il Cittadella. Il punteggio finale non ha reso giustizia ad una prestazione che
La migliore Salernitana del girone di ritorno ha fermato la corsa di un Brescia apparentemente lanciatissimo e reduce da quattro vittorie di fila, piegando le Rondinelle per 1-0. Mattatore dell’incontro Bogdan, al bis dopo il gol vittoria che mise a segno contro il Cittadella. Il punteggio finale non ha reso giustizia ad una prestazione che ha rasentato la perfezione. Rocciosi in difesa, solidi a centrocampo, ficcanti in attacco: se i ragazzi di Castori fossero stati un pelino più lucidi sotto porta forse avrebbero chiuso anzitempo le sorti della sfida, conseguendo una vittoria i cui contorni sarebbero stati maggiormente confacenti allo svolgimento dell’incontro.
La Salernitana ha messo sotto i lombardi sin dalle prime battute dell’incontro, capitalizzando la superiorità tecnica evidenziata con la rete messa a referto da Bogdan, artefice di un inserimento da manuale su corner calciato al bacio da Anderson. Proprio il brasiliano è stato fondamentale col suo gioco fra le linee, riuscendo a fornire qualità ad una mediana nerboruta e sagace, guidata da due pilastri come Di Tacchio e Gyomber.
Nonostante cambi tali da rendere lo schieramento a trazione anteriore, il Brescia non è stato ugualmente capace di mettere in ambasce la formazione locale, brava a difendersi con ordine e raziocinio: Bogdan, Gyomber e Veseli hanno rappresentato un muro davvero invalicabile; Casasola, al netto di mezzi tecnici non eccelsi, ha confermato, se ancora ce ne fosse stato bisogno di essere elemento imprescindibile nello scacchiere di Castori.
I numeri sorridono alla Salernitana: dodici risultati utili consecutivi, sette gare di fila senza incassare reti, terzo posto a otto gare dalla fine con una sola lunghezza di svantaggio dalla A diretta e un rassicurante vantaggio sulle squadre che non accederanno ai playoff.
Questa squadra sta compiendo un autentico miracolo sportivo, disputando di gran lunga il miglior campionato dell’era Lotito-Mezzaroma: qualora il ruolino fosse costante anche nelle prossime tappe del torneo, la truppa di Castori si candiderebbe davvero a lottare fino alla fine per un sogno più che mai a tiro.
Con umiltà e senza voli pindarici, consapevole degli organici allestiti da compagini aventi galloni di favorite per la serie A, la Salernitana quest’oggi ha blindato i playoff, potendo legittimamente decidere di non porsi più alcun limite. Zitti e buoni…