Certamente Iervolino si sarebbe aspettato un debutto ufficiale diverso, ma era difficile chiedere di più: la Salernitana ha incassato una sonora sconfitta interna contro la Lazio per 0-3. Falcidiata da infortuni, squalifiche e positivitá al Covid, nonchè impossibilitata a chiedere rinvio del match, i granata sono stati fortemente condizionati nell’interpretazione di una gara di per
Certamente Iervolino si sarebbe aspettato un debutto ufficiale diverso, ma era difficile chiedere di più: la Salernitana ha incassato una sonora sconfitta interna contro la Lazio per 0-3.
Falcidiata da infortuni, squalifiche e positivitá al Covid, nonchè impossibilitata a chiedere rinvio del match, i granata sono stati fortemente condizionati nell’interpretazione di una gara di per sé già sarebbe stata ardua da affrontare.
Contro una compagine locale con formazione praticamente obbligata nell’undici titolare e infarcita di virgulti della Primavera in panchina, la Lazio ha fatto poco più di un allenamento a porte aperte, vincendo con il minimo sforzo per effetto delle reti messe a segno da bomber Immobile (per lui match speciale dato i trascorsi nelle giovanili della scuola calcio Maria Rosa Salerno) e da Lazzari.
Il match contro i ragazzi di Sarri non puó, pertanto, essere considerato campione rappresentativo utile a valutare fattivamente lo stato di salute di una squadra troppo rimaneggiata e lontana dal suo schieramento ottimale per impensierire realmente l’ex di turno Strakosha.
Se emergenza doveva essere, meglio che sia giunta in un periodo contraddistinto da sfide contro compagini contro cui forse sarebbero stati racimolati 0 punti anche in tempi normali: anche contro il Napoli è difficile che l’epilogo del match possa essere diverso da quello odierno, specie se le assenze perdurassero.
Il vero campionato dei granata inizierá a febbraio quando, con l’auspicio sia di avere una formazione effettivamente rinforzata dal neo ds Sabatini, potrá effettivamente dichiararsi iniziata la missione (quasi) impossibile denominata salvezza. Macte animo.
Foto di Giovanni Barbarisi