Andrea Belviso, tifoso della Salernitana, ha avuto la fortuna di poter incontrare la nazionale italiana di calcio nel ritiro antecedente la gara vinta contro la Grecia. Contattato dalla nostra redazione, ha così parlato di questa esperienza: “Difficile poter descrivere le emozioni che ho provato durante la giornata, è stata una esperienza magnifica. Questi campioni, che
Andrea Belviso, tifoso della Salernitana, ha avuto la fortuna di poter incontrare la nazionale italiana di calcio nel ritiro antecedente la gara vinta contro la Grecia. Contattato dalla nostra redazione, ha così parlato di questa esperienza: “Difficile poter descrivere le emozioni che ho provato durante la giornata, è stata una esperienza magnifica. Questi campioni, che dal vivo mi illudevano di conoscenza pregressa, si sono messi a disposizione per alcune fotografie e mi sono intrattenuto a parlare con Vialli e Mancini per una breve chiacchierata. Simpatico è stato Ciro Immobile, che mentre parlava con mio figlio, ricordava il suo trascorso nel settore giovanile della Salernitana. Vialli invece, nonostante la malattia ed alcuni acciacchi fisici, l’ho trovato molto forte, sorridente e determinato”. Sulla nascita della passione per la Salernitana: “Mia nonna abitava vicino lo stadio Vestuti e a undici anni, dopo numerose partite viste dal balcone, iniziai ad entrare allo stadio per vedere le gare interne. Ho trasmesso la mia passione anche a mio figlio, il quale dalla stagione della serie C2 costantemente segue al mio fianco le sorti della nostra squadra del cuore. Spero che questa stagione possa rilevarsi più soddisfacente di quella passata, perché il pubblico di Salerno ha tutto il potenziale per riempire lo stadio come ai tempi della serie A”. E sul “Bello della Salernitana”: “Il bello della Salernitana è l’appartenenza ai nostri colori e alla nostra città, è una forte emozione nel cantare e nell’incitare i nostri calciatori. Tengo a precisare che tali emozioni sono difficili da spiegarsi a parole, possono solo essere vissute”.