Jallow, la coccinella gialla e il colore dei capelli di Antonio e Melissa

Jallow, la coccinella gialla e il colore dei capelli di Antonio e Melissa

“Mi è finita una coccinella gialla nell’occhio! Vuoi vedere che oggi segna Jallow?”. Un segno del destino, un presagio scaramantico a poche ore dall’inizio della partita tra Salernitana ed Entella. L’esclamazione di meraviglia è di Silvana Mercurio, tifosissima granata, che vuol vedere in un rarissimo e romantico incontro con una coccinella il simbolo del riscatto dei

Mi è finita una coccinella gialla nell’occhio! Vuoi vedere che oggi segna Jallow?”. Un segno del destino, un presagio scaramantico a poche ore dall’inizio della partita tra Salernitana ed Entella. L’esclamazione di meraviglia è di Silvana Mercurio, tifosissima granata, che vuol vedere in un rarissimo e romantico incontro con una coccinella il simbolo del riscatto dei ragazzi di Ventura.

Al termine del match, il racconto: “Oggi mentre, ero al bar, mi si è infilato qualcosa nell’occhio “che schifo un insetto” ho pensato subitissimo. Faccio per toglierlo e mi ritrovo sul dito una coccinella gialla. Scaramantica come sono ho subito pensato volesse significare qualcosa. La coccinella gialla è rarissima, c’è chi addirittura in vita non la vedrà mai. È associata, in quanto a simbolismo popolare, al cambiamento; per cui, si crede che l’incontro con questa creatura sia presagio di un cambiamento prossimo all’avvenire”. 

Il pensiero va subito alla partita della Salernitana, alla speranza che la squadra possa ritornare al successo dopo un periodo negativo. “Ad ogni modo, la prima cosa che il mio cervello ha associato non è stato certo il cambiamento, il colore GIALLO, quindi a JALLOW. Che infatti ha segnato e ci ha permesso di vincere”.

Un ritorno al successo che ridà ossigeno e speranze ai tifosi granata, dopo un mese di ottobre davvero negativo non solo per i risultati in campo: “Tornare alla vittoria all’Arechi è stato bello, tornare a farlo nella giornata in cui si ricordano le persone che non ci sono più è stato un po’ magico. Ho alzato gli occhi al cielo… Ottobre è stato un mese brutto, che peggio non poteva proprio andare. Le persone che ci lasciano non le si può dimenticare come si dimenticano le chiavi sul comò o gli spiccioli nei jeans da lavare, il vuoto che lasciano non lo colmi né bevendoci né mangiandoci su, non vale nemmeno distrarsi perché tanto ci sarà sempre una canzone, un colore, un profumo che rimanda alla mente un ricordo. E il ricordo fa male, sale dritto al cuore e lo fa sussultare… È il dente sensibile quando bevi acqua fredda, è l’ago che ti punge il dito quando attacchi un bottone”.

Una dedica speciale, il ricordo dei giovanissimi tifosi granata che oggi sorridono e tifano da lassù: “La coccinella gialla proprio come il colore dei capelli di Antonio e Melissa”. 

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