Se lo scontro diretto contro il Frosinone poteva rivelarsi un trampolino di lancio decisivo verso un finale di campionato “ad alte quote”, come spesso capita nel calcio, si è trasformato sul più bello in un’arma a doppio taglio che, si spera, possa non essere letale. Ciò che fa più male, oltre alla sconfitta, è che
Se lo scontro diretto contro il Frosinone poteva rivelarsi un trampolino di lancio decisivo verso un finale di campionato “ad alte quote”, come spesso capita nel calcio, si è trasformato sul più bello in un’arma a doppio taglio che, si spera, possa non essere letale. Ciò che fa più male, oltre alla sconfitta, è che fino al 70′ in terra ciociara regnava un equilibrio tale da far pensare che tutto si stesse avviando verso un pareggio a reti bianche. A decidere la gara è stato un colpo di testa di Andrija Novakovich, bravo nell’occasione a sfruttare l’assist di Haas. Il gol era ampiamente evitabile, e nell’occasione sia Kiyine (nettamente in fase calante da almeno un mese) sia Aya si sono dimostrati troppo poco cattivi nel contrastare la mezzala svizzera che ha poi trovato il proprio compagno colpevolmente libero al centro dell’area di rigore. Il Frosinone non ha rinnegato il proprio marchio di fabbrica: la grande cattiveria agonistica mista alla solita furbizia si è rivelata fondamentale nello sbloccare la gara e nel vincere molti più contrasti rispetto ai calciatori granata che spesso sono arrivati in ritardo. I due attaccanti (Gondo e Jallow, ndr) hanno offerto alla causa una prova ampiamente insufficiente, risultando avulsi al contesto e incapaci quantomeno a offrire ai compagni la giusta profondità. Per entrambi il bottino è povero di reti all’attivo nel girone di ritorno, e dati alla mano, quasi tutti gli attaccanti delle squadre coinvolte nella lotta per non retrocedere stanno facendo meglio sia di chi è sceso in campo allo “Stirpe” e sia di Giannetti, sempre più oggetto misterioso (insieme ai lungodegenti Heurtaux e Cerci ndr) della rosa di mister Ventura. Nota positiva della gara in terra ciociara è stato l’ingresso dell’ex attaccante di Milan e Verona: nei dieci minuti in cui è stato impiegato è parso molto motivato e ampiamente più pronto dal punto fisico rispetto ai precedenti spezzoni di gara disputati. Chissà che il tecnico genovese non possa concedergli spazio anche contro i lagunari o addirittura lanciarlo dal primo minuto. Il turno infrasettimanale di domani sera impone totale concentrazione e attenzione: il Venezia ha un rendimento esterno di tutto rispetto con ben cinque vittorie all’attivo e ha vinto, tra tante polemiche arbitrali, la gara di andata in maniera alquanto immeritata. Chiudiamo con un’altra curiosità statistica estremamente rilevante: Il Frosinone, ormai lanciato alla conquista della serie A diretta, ha collezionato sette clean sheet nelle ultime otto gare mentre la Salernitana ha mantenuto la propria porta inviolata solo cinque volte in tutto il campionato.