Dopo l’exploit esterno di Livorno, subito prima della sosta per le nazionali, la Salernitana aveva l’invidiabile record del punteggio pieno in trasferta. Da allora molte cose sono cambiate, e dopo il 29 settembre la squadra di Ventura ha perso lontano dalle mura amiche ben sei delle sette gare a disposizione. A Pescara, dopo una prestazione
Dopo l’exploit esterno di Livorno, subito prima della sosta per le nazionali, la Salernitana aveva l’invidiabile record del punteggio pieno in trasferta. Da allora molte cose sono cambiate, e dopo il 29 settembre la squadra di Ventura ha perso lontano dalle mura amiche ben sei delle sette gare a disposizione. A Pescara, dopo una prestazione finalmente convincente anche lontano dall’Arechi, la squadra è riuscita a ritrovare in maniera convincente la vittoria esterna che ormai mancava da troppo tempo. Per la prima volta in stagione Giampiero Ventura ha variato lo schieramento tattico iniziale della propria squadra schierandosi con il 4-4-2 e posizionando Cicerelli nel ruolo di terzino destro. La scelta del tecnico genovese si è dimostrata oculata e intelligente, la superiorità numerica a centrocampo dei campani è stata infatti fondamentale per limitare sia Galano sia Machin, gli uomini più pericolosi della formazione abruzzese. Il primo tempo della Salernitana è stato propositivo, e nonostante l’infortunio di Cicerelli in avvio (nel ruolo si è ben disimpegnato Kalombo ndr) dalle fasce sono arrivati sempre i giusti spunti che hanno messo in difficoltà il Pescara in più circostanze. Il primo squillo della gara è di Fabio Maistro che costringe agli straordinari Fiorillo con un bel tiro da fuori. Portiere di casa chiamato all’intervento anche cinque minuti dopo su un tiro da posizione defilata di Lombardi protagonista nell’occasione di una cavalcata da calciatore di livello assoluto. In difesa la Salernitana ha dimostrato una ritrovata solidità, e complice anche l’inedito schieramento a quattro ha rischiato pochissimo durante tutto l’arco della gara. Il grande merito della squadra di Ventura è stato proporre un approccio offensivo anche al rientro dagli spogliatoi: la Salernitana ha affrontato il secondo tempo con grande determinazione e coraggio sfiorando già dopo trenta secondi il vantaggio con Gondo. Il colpo di testa alto dell’attaccante ivoriano è solo il preludio al vantaggio granata: calcio di punizione di Dziczek e rimpallo che consente a Milan Djuric di insaccare la palla in rete con un pregevole tiro d’esterno. Il raddoppio arriva poco dopo: cross di Lopez dalla sinistra che trova Lombardi pronto al tiro, sulla ribattuta del portiere è lesto Djuric a bucare per la seconda volta Fiorillo. Dopo essersi trovata in vantaggio di due reti, la Salernitana ha sofferto la mossa da parte di Zauri di sostituire Palmiero con Bocic. L’esterno serbo ha avuto il merito di entrare bene in partita, e su precisa indicazione del suo allenatore ha ripetutamente puntato l’uomo per crossare all’interno dell’area di rigore. Nonostante la rete di Maniero però il Pescara non è mai realmente andato vicino al pareggio, solamente in una circostanza è stato bravo Micai a respingere un tiro da fuori di Kastanos. La Salernitana sarà di scena la settimana prossima all’Arechi, in un match contro il Cosenza che si preannuncia infuocato e difficile. I calabresi, finisse oggi il campionato, sarebbero la terza compagine retrocessa e dopo la beffarda sconfitta nel derby di lunedì sera hanno bisogno vitale di punti salvezza: gli stessi punti vitali che lo scorso anno avrebbero evitato alla Salernitana un drammatico finale di stagione.