“Chi ha indossato questa maglia sa cosa vuol dire giocare a Salerno con le mille pressioni che devi affrontare quotidianamente. Riguardo al campionato di serie C che abbiamo vinto con Delio Rossi posso affermare che quel gruppo era una famiglia, quando ci allenavamo non volevamo mai tornare a casa. Al tecnico romagnolo sono molto grato
“Chi ha indossato questa maglia sa cosa vuol dire giocare a Salerno con le mille pressioni che devi affrontare quotidianamente. Riguardo al campionato di serie C che abbiamo vinto con Delio Rossi posso affermare che quel gruppo era una famiglia, quando ci allenavamo non volevamo mai tornare a casa. Al tecnico romagnolo sono molto grato non solo per motivi strettamente calcistici ma anche perché ci ha cresciuti come uomini”. Con queste parole Roberto Genco, ex calciatore della Salernitana, ha ricordato la sua militanza in granata. Durante il campionato 93-94 è stato proprio lui a risolvere un derby contro le vespe: “Il gol che segnai lo porto sempre nel cuore, è indelebile e non potrà mai sparire dai miei ricordi. Il Menti è un campo molto difficile, oltre che storicamente ostico per i colori granata, perché la tifoseria sente molto la gara e spinge tanto anche per via della vicinanza al terreno di gioco. La Juve Stabia è partita collezionando una serie di risultati negativi ma ora è in netta ripresa. Vincere il derby potrebbe essere un crocevia importante per la stagione, ma ciò nonostante è una gara che va preparata analogamente agli altri impegni con la consapevolezza che gli uomini di Ventura hanno un impianto di gioco collaudato e di livello assoluto”. Sulla Salernitana attuale di mister Ventura: “Sono convinto che siamo davanti a un team ben allenato e con idee di gioco ben collaudate. Non traggano in inganno i recenti passati del trainer genovese: contro la Svezia la responsabilità della sconfitta è stata dell’intero movimento”.