Prende il via una nuova rubrica de “Il Bello della Salernitana” dedicata ai giocatori che hanno indossato la maglia granata degli anni passati. La prima puntata è dedicata a Siyabonga Nomvethe di cui i tifosi granata ricordano soprattutto il gol realizzato contro il Venezia nella stagione 2003/2004. Il sudafricano sbarca a Salerno, alla corte di Mister
Prende il via una nuova rubrica de “Il Bello della Salernitana” dedicata ai giocatori che hanno indossato la maglia granata degli anni passati.
La prima puntata è dedicata a Siyabonga Nomvethe di cui i tifosi granata ricordano soprattutto il gol realizzato contro il Venezia nella stagione 2003/2004. Il sudafricano sbarca a Salerno, alla corte di Mister Pioli (alla sua prima esperienza da allenatore di una squadra pro) nel corso del mercato di riparazione di gennaio con l’obiettivo di contribuire ad una salvezza tranquilla. Con la maglia granata colleziona a Salerno 803 minuti, distribuiti su 17 presenze e realizzando solo 2 gol, di cui uno, appunto contro i lagunari. Un coast to coast, una corsa da un’area di rigore all’altra che termina con un bellissimo gol e la successiva esultanza. L’altro gol lo realizza nella partita successiva, portando in vantaggio la Salernitana nella trasferta di Cagliari. In quella partita i sardi, guidati da Zola e Suazo, ribaltano il risultato e ottengono la matematica promozione in Serie A.
Nomvethe nasce calcisticamente in patria, indossando la maglia dell’African Wanderers dal 1995 al 1998 con cui realizza 11 gol in 28 partite. La sua consacrazione avviene con i Kaizer Chiefs dove si fa notare grazie a 47 gol in 87 partite, che gli permetteranno di entrare nel giro della nazionale del Sud Africa con cui timbra 82 presenze e andando in rete per 16 volte. Da rimarcare il suo gol contro la Slovenia al Mondiale del 2002 disputato in Corea del Sud.
Arriva in Italia, nell’estate del 2001, grazie alla rete di osservatori dell’Udinese. Con la maglia bianconera gioca poco, solo 19 presenze dal 2001 al 2003, non riuscendo mai a segnare. Così a gennaio 2004 approda in prestito a Salerno dove realizza i suoi due primi gol italiani. L’anno successivo va ad Empoli, senza lasciare traccia del suo passaggio. A questo punto l’Udinese, proprietaria del cartellino, lo cede definitivamente al Djurgarden, in Svezia. Dopo solo 5 presenze e un gol, Nomvethe torna in Sudafrica nella squadra dell’Orlando Pirates.
Nel 2006 ritorna in Europa, all’Aalborg BK, con cui vince il campionato danese. L’anno successivo torna definitivamente in patria dove si laurea capocannoniere 20 gol e vincendo il premio di miglior calciatore dell’anno.
Nella scorsa stagione ha giocato con l’Amazulu (Premier league Sudafrica) disputando 9 presenze e segnando due gol. L’8 maggio 2019 disputa la sua ultima partita contro il Bloem Celtic, giocando gli ultimi 18 minuti di gara.
Lo scorso mese di giugno per Nomvethe arriva una grande soddisfazione. La St. Paul Bible Institute gli conferisce il dottorato onorario in Sport riconoscendo il suo contributo dato al gioco del calcio in Sud Africa e rappresentando un modello positivo per i giovani.
Video: Gol contro la Slovenia – Mondiali 2002
Video: gol in Salernitana Venezia